Le palpebre stanche
coprono diafane ombre,
nel cavalcar pensieri non voluti
mi perdo nelle anse del buio.
Come vorrei abbandonare
sollecite immagini e risonanti realtà,
chiudere gli occhi e basta
sprofondar nel riposo,
oltre il ticchettio del cuore
che si fa megafono nei provati timpani.
Contar ore e ore,
minuti e minuti
e rimaner supino tra i lini
nell’attesa di un sospirato sonno.
autore:francomuzzioli
Contributo di
, 27 gennaio 2010 18:50.