Vorrei prima assopirmi
Vorrei addormentarmi
E poi spirare
Tranquillo il silenzio
E la partenza
Con il mio carretto
Colmo di peccati e sogni
Evitando sassi e buche
Vorrei assopirmi prima
A poco a poco…lentamente
Mirando le fievoli luci
Ascoltando la nenia delle lacrime
Così potrò allestire l’Anima
Alla prima notte di quiete.
Felicemente strano
O stranamente felice
Vorrei soccombere a Morfeo
appendermi alla tua mano, Mamma!
E incamminarmi con Te.
Oh, che sonno!
Ho bisogno di dormire dormire
Dormire…e sperare di sognare
La prima notte di quiete
E la Tua mano.
autore:ducky
Contributo di
, 15 dicembre 2009 15:21.
Struggente, carica di sentimento ma non triste. Rincuora e conforta la serenità che traspare dalle parole della tua poesia Ducky ed è un profondo inneggiare alla figura che ha fatto da punto di riferimento nella tua vita. Molto molto bella.