Il silenzio avvolgeva tutto,
nessuno di noi parlava ne aveva voglia di farlo,
nel mio cuore un grande dolore,
sarebbe stato bello dopo sei mesi ritornare a casa in licenza,
ma nella mia, non c’era più nessuno che mi aspettava,
cosi avevo fatto in modo che qualche altro, partisse al mio posto.
La neve era alta, fin sotto le ginocchia, la notte calma,
un cielo bianco ci illuminava, si marciava in silenzio,
in fila indiana col fiato che diventava fumo,
in spalla lo zaino.,che ad ogni metro era sempre più pesante..
Eravamo in otto, occhi e volti di ragazzi sotto gli elmetti,
ma coraggio da uomini veri.
Con le mani gelate cercavo di aprire la cartina geografica,
forse ci eravamo persi, ma non dissi nulla agli altri,
cercavo un punto di riferimento, un fiume, una casa,
qualcosa che speravo di trovare su quella maledetta cartina.
Guardai l’orologio, mancava poco alla mezzanotte,
i miei pensieri vagavano per la mente,come un uragano,
un uragano ovattato, fatto di mille goccioline che strisciano sulla pelle a migliaia.
Il silenzio fu rotto d’improvviso dai rintocchi di una campana,
sussultai, quasi impaurito, fu un attimo, diedi l’alt,
tutti ci guardammo e senza parlare tutti avevamo capito,
mi tolsi l’elmetto e poi i guanti,
m’inginocchiai con le mani presi la neve e la impastai a forma di pupazzo,
poi con delicatezza lo deposi nell’elmetto a mo di culla,
tutti si inginocchiarono, è nato dissi, ci facemmo il segno della croce,
è Natale anche per noi.
Qualcuno si asciugo una lacrima, poi ci abbracciammo,
la campana suonava ancora avevamo ritrovato la strada,
avevamo ritrovato dentro di noi una pace,
qualcosa che dava speranza, qualcosa che si chiamava amore,
una stella brillava nei nostri cuori e i nostri pensieri volarono alle nostre case lontane,
ad un focolaio ad un volto caro, anche i miei volarono lontano,
mi vedevo li nel piccolo cimitero,
davanti ad una lapidee sentivo la mia voce che diceva
AUGURI MAMMA.
Autore:francesco7.pv:
Contributo di
, 23 novembre 2009 12:25.