Perché mi guardi in questo modo?
Non ho fatto niente! Non fare così ti prego!
Io sono come te!
Non è il colore della pelle che ci fa diversi,
noi siamo fratelli.
Sono nato in luoghi diversi, ma nella stessa maniera.
Forse sono stato più sfortunato,
ma sono come te, ho un cuore, un’anima e dei sentimenti,
allora perché mi rifiuti e non vuoi tendermi una mano?
Sappi che se fossi stato bene dove stavo,
non sarei venuto in un paese così lontano,
sarei rimasto dove sono nato.
Meno male che non tutti gli italiani
guardano agli immigrati con tanta diffidenza,
come è avvenuto verso i meridionali, nel lontano passato.
Povera gente!
Si era trovata in condizioni difficili, come me.
La storia si ripete, oggi come ieri,
e mi dispiace che dopo tanto tempo non ci sia ancora pace.
Questi atteggiamenti non mi sono piaciuti,
in questo meraviglioso paese ,
Non volevo venire, avevo paura, non immagini quanta!
Non mi conosci, perché fai di tutta l’erba un fascio?
Io non sono come quelli a cui tu pensi,
allora avvicinati, non darmi uno schiaffo.
Com’è bella la tua famiglia, vorrei averla pure io.
Poter dare ai miei figli quello che tu dai ai tuoi,
chiedo troppo mio signore?
Sono anche io figlio tuo?
Allora perché questa discriminazione?
Noi non siamo figli minori, siamo come tutti voi,
allora perché questo odio?
Sono venuto in questo paese per lavorare,
non per fare del male, apri le tue porte,
non aver paura , non mi bollare come un ladro,
o come un persona di strada,
io vorrei, se possibile,
non una capanna ma una vera casa,
per vivere dignitosamente come tutta la gente civile che si rispetti.
Autore: domè
Contributo di
, 18 ottobre 2009 05:53.
Noi siamo un paese di emigranti, spesso ce ne dimentichiamo, forse, perché adesso siamo nel benessere dovuto proprio a tanti sacrifici di uomini che per mantenere le famiglie andavano in paesi stranieri che, pur essendo di valido aiuto per l’economia del posto, venivano emarginati e trattati come bestie. Questo, dovremmo ricordarlo più spesso guardando negli occhi queste persone, ed assicurare loro, dignità di uomini. Grazie Domenico per il tuo aiuto alle nostre riflessioni