Com’era bello quando cantavi l’amore
in mezzo a quei campi in fiore,
quando alzando lo sguardo verso
il cielo azzurro e sereno,
osservavi, con immenso amore, gli uccelli
che si divertivano a fare mille capriole.
Che bella prospettiva futura,
esclamavi dentro te.
Come era bello! ma adesso, cosa rimane?
Quando i ragazzi nel cortile
non possono andare a giocare.
I posti migliori sono stati prenotati,
macchine a destra, macchine a sinistra,
macchine sulla striscia,
d’impedirti di passare.
Cosa rimane? Solo un corri
corri generale, per accaparrare
il posto migliore.
Cosa rimane? Solo stare zitti,
se non vogliamo litigare.
Poveri ragazzi, altro non rimane
che sempre più dentro casa rimanere
Se per caso, il naso fuori si vuole uscire
un gran brutto odore si deve sopportare,
perché, le strade di macchine sono piene,
sono, perfino, sui marciapiedi
impedendo di andare a piedi
se qualcuno, vuole farlo a tutti costi,
è preferibile che lo faccia di mattina,
così non si metterà la mascherina,
Che bella prospettiva mancata
è stata presentata.
Guardando la realtà di oggi,
cosa ci rimane? Solo i ricordi
di quei prati che hanno perso i suoi fiori
del cielo, che ha perso il suo colore,
l’aria il suo fresco profumo, e noi,
il grande sogno di un futuro migliore.
Che bella prospettiva di bella vita
ci rimane!
autore:domè
Contributo di
, 25 ottobre 2009 01:55.
molto bella e molto vera domenico.Come piu volte ho detto sono contenta di essere nata prima per aver assaporato tanti aspetti della vita che ora sono volati via ingoiati dal cosi’ chiamato progresso che come un colpo di spugna ha tolto tutto cio’ che era spontaneita’,fantasia e voglia di vivere.Ma soprattutto la voglia di credere nel futuro e immaginare con gli occhi dell’innocenza la vita che verra’Ma io nonostante tutto credo nelle nuove generazioni :spetta a noi trasmettete cio che abbiamo visto e vissuto non come una bella favola ma come ricetta per il vivere vero,quello che nn ti lascia l’amaro in bocca ma gioia e felicita spece nel cuore