Io viaggio e vivo ogni giorno …Ogni viaggio mi regala un pezzetto d’eternità…
Adesso non vi parlerò dei grandi viaggi di quelli che occasionalmente una volta l’anno o più spesso mi portano lontano, o all’estero …. vi racconto dei miei viaggi quotidiani…In questa frenetica smania mi perdo, in sintonia con tutti i movimenti del cosmo mi muovo anch’io.
Ogni mattina apro le finestre, scruto il cielo,sento il vento,mi guardo dentro e……riempio la mia valigia.
E in questa mia valigia sempre, sempre, sempre capi indispensabili, irrinunciabili :
fantasia, sorrisi, comprensione, curiosità, stupore, incanto, allegria, meraviglia, indignazione, disponibilità, sete di conoscenza, forza, cuore, sogni, magia..
Viaggio senza un soldo in tasca, non mi servono: i miei treni, i miei aerei, le mie navi, le mie carrozze sono gratis e magici ….anche se li perdessi ripasserebbero più volte .
Ed ecco perdermi in un paesaggio di campagna, in un fumoso quartiere di città, su delle nuvole rosa, sulla bianca luna, a sentire la musica del vento, a dondolare su una stella, nel rapimento di un tramonto ..
Approdare in un viso di un bambino, nella soffernza di uno sguardo, nel contagio di una risata, in un incontro ostile,tra le rughe di un anziano, a bere lacrime e sale, nella carezza di un sorriso, in un caldo abbraccio …
Arrampicarmi tra le pieghe del dolore, sull’orlo dei precipizi della paura, nelle grotte del dubbio,nei labirinti dell’incertezza, nell’alba di una speranza, nella soluzione di un ‘incognita, nel calice della condivisione, in un lungo respiro liberatorio…
Cavalcare l’onda più alta della rabbia per l’ingiustizia, della passione di un’idea e della fatica di coltivarla, della gioia di un risultato, dell’amarezza di una sconfitta ma crederci ancora…
Correre a piedi nudi in un campo coltivato solo d’illusione, in un sogno mai diventato realtà, nelle ferite del disincanto, in un esaltante volo a planare e nella più misera caduta, e come un aquilone aspettare ancora le correnti per risalire…
Sulla via del ritorno accarezzare la nostalgia nella rassicurante certezza che è bello partire ed è altrettanto bello ritornare a casa.
Vi assicuro che anche se a prima vista non sembrano viaggi, vi assicuro lo sono !!!.
E il segreto è…farli questi viaggi !!!!!
Non accontentarsi di sguardi fugaci e indifferenti: soffermarsi, entrare in loro, percepire….ed ecco il viaggio è possibile !!!!!
Autore: semplice
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Quante volte guardandoci negli occhi
abbiamo temuto che cio accadesse.
Quante volte stringendoci nel buio
il gelo ci invadeva pensando al nostro destino
Quante volte ,quando partivi volevo gridare il tuo nome
per fermarti, ma la paura mi bloccava il respiro
Quante volte tu mi hai guardato e supplicato
con la tenerezza del tuo sguardo
di non chiederti il perché .
era il tuo sogno,era la tua vita, là dovevi andare,
dovevi portare la pace che tutti sognano,
tu ,eri la mano che stringeva quella degli uomini
che credono come te che tutto ciò possa succedere
Addio amore mio, addio sogno perduto
ti porterò sempre nel cuore e il dolore sara mitigato,
solo, dallo sguardo del frutto del nostro immenso amore,
a cui trasmetterò i valori ,
in cui hai creduto, combattuto e morto.
autore:boba
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avvolgeva la notte i miei occhi,
mi sigillava il piombo la bocca
col cuore e la mente irrigiditi
giacevo in fondo alla tomba.
Non sono proprio capace di dire,
quanto a lungo ho, lì dormito;
mi sono svegliato e ho udito
che bussavano alla mia tomba.
“Non vuoi alzarti, o mio Enzo?
sta iniziando il giorno eterno,
i morti sono già risuscitati.
comincia l’eterna felicità.”
Amore mio, alzarmi non posso,
perchè sono per sempre accecato;
a forza di spargere lacrime
gli occhi mi si sono asciugati.
“Ti bacerò o mio Enzo,
e caccerò dagli occhi la notte;
gli Angeli devi contemplare
e anche lo splendore celeste.”
Amore mio, non posso alzarmi,
perchè, vedi, sanguina ancora
la piaga che mi apristi nel cuore
con le tue mordaci parole.
“Poserò dolcemente o mio Enzo,
la mia mano sul tuo cuore;
essa così più non sanguinerà,
sarà lenito ogni dolore.”
Amore mio, alzarmi non posso,
perché sanguina anche la testa;
un proiettile vi è conficcato
quando tu mi dicesti, io parto.
“Con i miei riccioli o Enzo,
chiuderò la piaga della testa,
arresterò il flusso del sangue
e guarirò così la tua testa.”
La preghiera era dolce e amorosa,
e resistere non le potei;
riuscii dunque a sollervarni
e andai dalla mia diletta.
Si riaprirono allora le ferite,
schizzò fuori con selvaggia potenza
da testa e petto un fiume di sangue,
quando all’improvviso…mi svegliai,
ma lei non era con me.
Autore:ducky
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Che il mattino ti possa svegliare lo spirito,
Che il meriggio possa rendere omaggio alle tue fatiche,
Con le ombre del tramonto,
Che la notte possa prenderti in grembo,
E cullarti con i pensieri e il silenzio delle mie notti,
Che il mattino, il tramonto e la notte
Possano accompagnare, con una tenue musica
Il sonno che ti pervade a poco a poco,
Lasciandoti in preda ai tuoi sogni,
Sorgenti delle tue irriducibili speranze.
Autore: ducky
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Quel poco che resta
Gli occhi atterriti
come spade taglienti
nel chieder la vita
che la follia cancella.
Gli occhi colmi
delle lacrime di chi soffre
per la misera compassione
di chi solo guarda.
Gli occhi severi
verso chi offende
con cinica idea
l’offerta delle altrui mani.
Gli occhi chiusi
per sempre,in terre lontane
illogico scacco
a quel poco che resta di umanità.
Autore:francomuzzioli
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