ciao , ci vediamo
questa sera quando arrivo andiamo a comprare i regali ai bimbi.
vado, ma questa mattina non ne ho voglia,
starei al calduccio con te e i bambini.
Là al cantiere fa freddo, la nebbia rende tutto ancora piu grigio,
tutto piu bagnato .
La gente sul tram dorme silenziosa: al mattino presto siamo tutti buoni.
Gli amici al cantiere mi salutano. Io rispondo , ciao mohamed, ciao alfhir,
ciao mustafha, ……………………………………………..
Oggi bisogna finire il tetto in fretta, sempre piu in fretta, sempre piu di fretta, il padrone ha premura.
Devo finire il lavoro cosi questa sera vado a comperare i regali ai bimbi .
Si scivola sul tetto, le cinture le hanno nell’altro cantiere,
devo stare attentoooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
Autore: alfred
Contributo di
, 25 settembre 2009 12:15.
alfred, la ricordo perfettamente , perchè mi aveva colpito molto la tua capacità, in un brano ragionevolmente breve, di riuscire ad unire,l’enorme questione delle “morti bianche”, all’ assimilazione degli extracomunitari nell’ambiente del lavoro.La descrizione è molto attenta ed efficace,da portare il lettore dove vuoi tu: questa è la dote maggiore di uno scrittore