Ciao Teresa,
sei stata trasformata in un ricordo.
Un altro omicidio legalizzato.
La mano di un moderno boia,
figlio di questa nostra civile,
perfetta civiltà ha scippato la tua vita.
L’umano giudice,arbitro di vita,
ha così deciso, ritenendo inutile la tua esistenza,
osannato dalle greggi di pecore a lui fedeli.
Com’è facile cantare nel coro,
senza doversi esporre, senza nulla rischiare.
E così sia.
Ma è veramente questa la giustizia ?
E’ giusto forse condannare una persona perchè ha ucciso,
e punirlo uccidendolo sua volta?
Non credo che possa funzionare in questa maniera.
Forse sono io ad essere sbagliato,
un disperato sognatore o un povero mentecatto
che crede ancora in certi valori,
che pensa che la vita sia un bene intoccabile,
mai, per nessun motivo.
Ciao Teresa,
scusa questo mio sfogo,
queste parole forse inutili,
che nessuna importanza ormai hanno
nel posto dove ora ti trovi,
e dove spero avrai tutto l’affetto
e la comprensione che ti sono stati negati.
Ciao Teresa, perdonaci.
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Vola verso un mondo migliore,
un mondo tante volte decantato
che attraverso l’espressione dell’anima
ha sempre cercato. lo vive nel cuore
e con il cuore, come la più alta
espressione di un sentimento d’amore.
Come il grande poeta, vola dentro di sé,
in quel mondo tutto suo, dove fatti,
episodi, hanno una sua collocazione,
partecipando emotivamente a tutto ciò che avviene
per trascrivere così bene, episodi, sensazioni,
gioie e dolori in metrica poetica.
La solitudine compagna di viaggio, accentua ancor più
il rapporto tra i due esseri, vivendo di interiorità pura
questa fantasiosa avventura, mescolando così bene
realtà vera con realtà interiore.
Pensa di essere il vero attore, il vero protagonista
di questa vita fittizia fatta di pura rima,
trasformando, giorno dopo giorno, in dolce poesia
tutto quello che si muove intorno,
illudendosi che questa bellezza tanto trasformata
sia la sua vera vita quotidiana.
Libero nel suo tempo, libero nel suo spazio,
trasgredisce alle regole di vita,
anticonformista per natura, indica nuovi limiti,
nuovi orizzonti, nuove metriche poetiche per comunicare
eliminando tutto ciò che alla poesia non appartiene.
Vola sulle ali di quelle parole, illudendosi che
non siano solo parole ma qualcosa di reale,
con le quali potersi lasciare andare,
proiettandosi sempre più in un mondo di melodia ,
per ritrovarsi abbracciato, in un abbraccio
d’amicizia e di affetto verso questo amore immenso.
Forse è solo l’illusione di un mondo migliore
che vorrebbe avere, forse sa che è solo utopia,
ma nessuno potrà mai togliere ciò che sente il suo cuore,
ciò che la mente raffigura, scenari d’illusione futura,
nei quale vivere brevi attimi d’estasi d’amore
autore: domè
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