Voglia di starmene
Fermo,
di stare calmo,
di stare a casa,
di stare tra le mie cose;
e non ascoltare
nessuno,
non sentire le menate
della gente,
le loro falsità,
le loro ipocrisie;
nessuno sa niente,
nessuno capisce niente;
la mia storia,
la sò soltanto
io,
solo io,so
la verità,
chi sono,
cosa voglio;
non mi frega
di altri,
voglio starmene
per conto mio,
vivere
a modo mio,
camminare
per la mia strada,
per sentieri,
scelti da me,
in libertà,
pensando per conto mio,
senza guardare nessuno;
facendo il mio cammino.
Autore: Stefano Medel
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Casa mia,
sogno solo
di tornare
a casa mia;
tra le mie mura
amiche,
le mie finestre con
le tende di mamma,
i miei cassettoni,
il telefono,
gli oggetti,
le foto,
la credenza
della nonna;
casa mia,
rifugio,
riparo,
fiordo,
oasi privata;
col mondo
fuori dalle scatole,
con le sue mene,
le sue frottole;
casa mia,
col cortile,
la ringhiera,
e il prato
da tagliare,
con gli alberi,
e le vecchie case,
con le colombaie,
le foglie
e gli sterpi,
da raccogliere,
spicchi di cielo,
con nuvole strane;
la bici del vicino,
la roba stesa;
casa mia,
casa mia;
non voglio altro,
non mi fido ,
solo di casa mia.
Autore: stefano medel
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E t’amerò,
finchè respiro avrò,
nei dolci anni tuoi;
e starò vicino a te,
respirando piano,
per non seccarti,
per non disturbarti;
anche se tu,
a volte non ci sarai,
non penserai a me;
io t’amerò,
finchè potrò,
e non ti lascerò,
e come posso ti ascolterò,
le tue risa,
o se piangerai,
o avrai un problema;
io ci sarò,
in qualche modo ci sarò,
te lo prometto;
anche se qualche capello
grigio avrò,
io verrò,
e camminerò,
fino a te,
fino al tuo cuore;
bella sei,
nei dolci anni tuoi,
e ti amerò,
finchè
che respiro avrò,
e poi si vedrà,
che succederò;
e il futuro,
fa un po’ paura,
ma ci sarò,
ci sarò,
finchè potrò.
Autore: Stefano Medel
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Tra le stanze in penombra,
corridoi
e anfratti,
arazzi e dipinti;
poi avanzo e vedo te,
monna lisa,monna lisa,
lisa;
di sotto mi dicono di uscire,
il guardiano vuole un’altra botta
in testa ora,
monna lisa,
monna lisa,
lisa;
mi fermo davanti a te,
e contempo
il tuo sguardo
enigmatico
nei secoli;
e mi pare che mi fissi,
e mi pare
che mi scruti,
stare fermo ore,
a fissarti,
e il tempo,
non lo sento più;
di sotto mi gridano di uscire,
il custode vuole
probabilmente vuole
un’altra botta in testa,ora;
monna lisa,
lisa,
se potessi ti ruberei,
ti prenderei,
ti porterei via lontano,
lisa,
lisa
lisa…
Autore: Stefano Medel
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Tu sei lontana,
sei un po’ assente,
distratta,
come se io fossi
trasparente;
e resto qui,
senza far niente immobile così,
non ci riesco a staccarmi da te;
non so che fai,
dove sei,
come ti senti,
come stai;
e resto qui immobile,
senza far niente,
non posso non pensare a te,
a noi due,
a quello che è stato;
adesso però,
sei muta,
distante,
assorta;
forse piangi,
forse sei triste,
perché non parli,
non mi chiami,
un po’;
e resto qui,
immobile,
pensando a te,
con le immagini di te,
su di me;
ora sei triste,
ora,
non pensi a me;
a me.
Autore: Stefano Medel
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