Poesie di Eldy

Ragazzi del basket

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Risonanza di palleggiare la palla,
con armoniosi volteggi e cambio di mano,
il forte rumore dei palloni,
nasconde le loro smorfie e gridi di sconforti nei propri errori.
 
Urla dell’allenatore, nel riprendere i loro sbagli,
essi attenti alle manovre da fare,
migliorare se stessi per un futuro campionato.
 
Sgrondanti di sudore non esitano nel ripetere il proprio esercizio,
ancora smorfie di scoraggiamento nell’errore fatto,
grida di colpe, eppure il proprio impegno si vede,
nel loro insistente ripetersi.
 
Grida di gioia nel momento opportuno,
quando a canestro fatto riprendono la palla
e ripartire nelle successive azioni di gioco.
Gesti di chiamata al compagno,
il voler passare cambio di gioco,
mettere in atto la propria capacità
di riuscita nel mettere il punto a canestro.
 
Momenti di armoniosità tra loro,
qualche istante dopo si intravede  la rivalità,
quando devono dimostrare la capacità di difendere il loro campo,
ma in fondo, tutto il loro impegno di essere giocatori uniti
si vede nel volto in ognuno di loro.

Il loro sogno non è di diventare campioni,
ma vincere il proprio campionato,
gridando tra loro ci siamo riusciti,
con sudore e sacrifici.
Gridando con alta voce:
ALE ! ALE ! per la squadra ALE !
 
autore: setti  andrea  “ PeSA “ 14/10/2009
 

Questa poesia è stata scritta da admin, il 13 ottobre 2009 at 19:44, nella categoria: andrea.ar. Lascia un tuo commento qui



Brivido piacevole

 Chiudo gli occhi per immergermi nel mio sogno,
quel delicato sogno che ogni sera aspetto.
Adesso, trovandomi dentro vedo, girando intorno a me stesso,
immagini trasparenti, mistici colori di tonalità mi avvolgono.
Un lieve alito mi sfiora nella mia sensibilità,
sul mio punto sensibile tra il collo e lobo,
entrando dentro un brivido di piacere.
Un volto di donna vi era,
mi accompagnava nel mio sogno.

autore:setti andrea “ PeSA “ 10/10/2009

Questa poesia è stata scritta da admin, il 9 ottobre 2009 at 15:14, nella categoria: andrea.ar. Lascia un tuo commento qui



Sentirti Vicino.

U giorno lontano,
come non so conobbi una scrittura con parole dolci,
per la prima volta risposi a quelle parole,
ella non esitò di fare la sua presentazione,
come io non esitai,
dal quel giorno le nostre lettere sono sempre più frequenti.
Ogni ora del giorno in attesa,
aspettiamo il momento delle nostre conversazioni virtuali,
lunghe lettere di esternazioni,
eventi quotidiani,
notizie che aprono il cuore,
tristezze che incombe nei momenti di solitudine.
Lettere che parlano di entrambi,
con verità di amicizia,
sensazioni gradevoli per capirsi e sentirsi vicini.
Come non esitare mai più a quelle lettere,
nascono parole che chiedono risposte,
in esse si trova il coraggio di esprimersi alle parole stesse,
in quell’istante senti dentro una dolce liberazione,
un fremito in preda a un sentimento incontrollabile,
eppure siamo amici lontani virtuali,
ma ci sentiamo vicini.

autore:setti andrea “ pesa “ 03/10/2009

Questa poesia è stata scritta da admin, il 3 ottobre 2009 at 11:06, nella categoria: andrea.ar. Lascia un tuo commento qui



Un Fiore

Ho conosciuto un fiore,
emana un dolce profumo,
tenera lei si presenta,
come tenera e dolce profumo di donna.
Mentre l’ammiravo,
mi mostrava tutti i suoi particolari colori,
io stupefatto cercavo di dissimulare.
Il profumo il colore,
cingersi in essa misteriosamente,
tutto è compiuto in poche ore,
indimenticabile ore in quell’immensa soave il luminosità,
ora che mi hai illuminato sulla questione,
ne comprendo tutta l’importanza.
Dolcemente ho toccato i suoi petali,
con la paura che mi contrastava,
essa con tenerezza si fa toccare i vellutati petali.
Da quell’istante,
non faccio altro che dedicarmi al meraviglioso fiore,
con delicatezza accortezza coltivo tutta la sua sensibilità,
facendo si che essa non appassisca,
ne ora ne mai,
mantenendola nella sua meravigliosa natura.
autore:setti andrea “ Pesa “  01/10/2009

Questa poesia è stata scritta da admin, il 1 ottobre 2009 at 09:10, nella categoria: andrea.ar. Lascia un tuo commento qui



Universo

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Con sguardo rivolto a te, dolcemente ti illumini.
La prima stella si intravede,
ma è Venere con il suo chiarore,
poi di seguito una dietro l’altra
si avviano alla nuova notte stellare,
come tante lanterne in lontananza si accendono,
formando un immenso universo,
ma noi sappiamo che sei immenso.
Universo tu che ospiti
un numero incontrollabile di stelle e
formi immense galassie,
immenso e inesplorabile per noi uomini persi.
Ti guardo,
allungo la mia mano
per cercare di prendere una mia stella,
non riesco, troppo lontano sei,
allora chiudo gli occhi,
invio alla mia mente fino a raggiungere te,
sono li con la mia stella,
un triste evento vuole che
tutto venga risucchiato in un buco nero.
Tutto è un mistero,
come è un mistero la propria vita,
oh!!universo cosa mi vuoi dire ?
che io ancora ho tanto da scoprire e affrontare.
Ma qui sono, come ogni sera a osservarti.
 
autore:setti andrea alias (PeSa)     25/09/2009

Questa poesia è stata scritta da admin, il 26 settembre 2009 at 04:59, nella categoria: andrea.ar. Lascia un tuo commento qui



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