Sei la voce che parla nel silenzio e
che mi accompagna attraverso quelle soave parole
in quei momenti di lieve e delicato bisogno
spirituale .
Sei l’immagine riflessa della donna
dei miei sogni che, come un Angelo del cielo,
sei scesa per aprire le porte della
felicità.
Sai starmi accanto senza parlare e
ogni tuo gesto riempie d’immane passione,
muovendoti, con semplicità e naturalezza
in questo sconfinato mondo, dove il susseguirsi
di relazioni rendono questa favola
ancor più’ bella da, non essere intaccata
ne dal tempo, ne dalla distanze che
intercorre tra il cielo e il mare.
Il tuo sorriso, le tue rosse gote sembravo impresse
in questa bacheca della vita che, quotidianamente,
passo in rassegna, per sentirti sempre viva e splendente
ai miei occhi e nella mia mente
Autore: domè
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Un boato improvviso, la terra trema, ed in un attimo è il finimondo.
Le case crollano, ospedali, scuole, chiese. Anche le Chiese!.
Morti, tanti morti . vecchi , giovani coppie, bambini, donne incinte, poveri e ricchi senza distinzione.
I feriti sono fortunati, loro sono sopravissuti.
Dolore, disperazione,sgomento per un qualcosa che non si riesce a comprendere.
Eventi della natura cui l’uomo è impotente. Li subisce passivamente .
Cerca spiegazioni dove la sua mente non arriva, oltre le sue conoscenze, oltre il suo intelletto.
Un responsabile ci deve essere, per forza!.
È Dio.
No, Dio non fa queste cose, Dio è buono.
Allora chi scatena queste forze terribili?
Sono le forze della natura che si scatenano.
Allora nessuno che ci possa aiutare?
Certo che si!: rivolgiti a Dio!
Ma Dio può fermare, evitare queste cose?
La sua potenza è assoluta.
Allora se volesse, potrebbe.!
Può quello che vuole, il suo volere è imperscrutabile.
E gli altri?
Gli altri chi?
Budda, Maometto, Visnù, Confucio, Manithou e tuti i santi del calendario nostro e i loro?
Questi non esistono!
Allora devo pregare per una cosa che è successa e che si sarebbe potuta evitare se Lui lo avesse voluto?
Si.
Questo vale anche per i morti, le sofferenze, le malattie, le guerre?
Si.
Sai che mi riesce difficile capire?
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C’eri pure tu? Si! c’ero!
Credevi che mi sarei fatta sfuggire questa grande e ultima opportunità?
È stato un caso, solo un puro caso che non ci siamo incontrati prima.
-Benedetto internet! t’avessi conosciuto prima,
quando per volere del destino mi sono ritrovata sola
-La solitudine è una brutta cosa. Essa è come il vento
che soffia leggero e ti sospinge di qua e di la, senza nessuna meta,
e tu, ti lasci andare sempre più, fin che non ti ritrovi senza volontà,
senza pensieri e senza una dimora.
Tu, dove chattavi?
Io, in quel sito di amici, gentili e sinceri che hanno saputo,
con le loro parole, colmare il vuoto delle mie giornate.
-Avevo un bel nicchi che difficilmente passava inosservato.
sembra strano che, tu, non l’hai mai notato.
-Che bella opportunità ci ha riservato il destino,
mi ero quasi rassegnata alla solitudine che, sempre più
mi avvolgeva, facendomi apparire le mie giornate sempre uguali.
-Non riuscivo più a vedere il sole, quanto era bello
quando si alzava nel cielo manifestando tutto il suo splendore,
era troppo,ormai, il grigiore che mi avvolgeva, da averlo adottato
come unico e solo mio colore.
-Sai! mia cara amica, anch’io mi sono trovato nella stessa situazione,
anche per me, sembrava che la vita era già finita,
-La gioventù, certamente, è tutta un’altra cosa, mentre,
queste sono le stagioni dove tutto diventa difficoltoso,
ti senti avvilito, hai solo voglia di deporre le armi e di lasciarti andare.
-Finalmente! non so come, non so perché mi sono avvicinato al virtuale
con un po di timore e con tanta curiosità, mi ero deciso,
ed eccomi qui, insieme a te a parlare, a scambiarci i nostri pareri,
a consolarci e, principalmente, a tenerci compagnia, con quell’affetto
lieve e sincero che, certamente, non chiameremmo amore,
ma, un sentimento forte, intenso e misterioso, che, sempre più, ci tiene uniti.
-Chissà cos’è? Ma chi se ne frega! che sia quel che sia, l’interessante che ci dia,
che ci dia calore, rispetto e sappi dipingere con i colori più belli che ha ,
-C’era un gran parlare sul virtuale, tanti pareri discordi, da mettermi paura,
da farmi venir i brividi.
-Anche a te?
-Assolutamente si! anche a me ha fatto venire i brividi, ma, solo quelle volte che, con un clic, pigiavo sul pulsante dell’accensione e tu, mi comparivi li, davanti a me, con tutto il tuo amore
autore: domè
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Immagini e sempre immagini nelle quale mi vado a cullare.
I miei pensieri scorrono tranquilli tra quelle nuvole
che si riflettono in queste acque,
da farmi assaporare il delizioso desiderio,
di volermi, in essi, nascondermi, spogliarmi e
liberare la mia anima a quelle sensazione rare
che continuano a lasciarmi senza parole.
La tua sapiente e meticolosa scuola mi ha insegnato
a saper ascoltare le varie sfumature di questi melodiosi canti;
mi ha reso partecipe materialmente e emotivamente,
di quel gioco di libera e spensierata soddisfazione…
mi ha lasciato vagare in questi illimitati sentieri,
scoprendo nuovi giochi a me nascosti,
abilmente custoditi nel tuo immenso cuore,
tanto da ritrovarci abbracciati in un grande e naturale sentimento
cresciuto lentamente, come il susseguirsi delle stagioni
Autore:domè
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La mia poesia è alacre come il fuoco
trascorre tra le mie dita come un rosario
Non prego perché sono un poeta della sventura
che tace, a volte, le doglie di un parto dentro le ore,
sono il poeta che grida e che gioca con le sue grida,
sono il poeta che canta e non trova parole,
sono la paglia arida sopra cui batte il suono,
sono la ninnanànna che fa piangere i figli,
sono la vanagloria che si lascia cadere,
il manto di metallo di una lunga preghiera
del passato cordoglio che non vede la luce.
Alda Merini, da “La volpe e il sipario”
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