Poesie di Eldy

Fiori

paesaggi-0121

fiori
ai  giardini
aspettano il sole,
le vedo sedute sulla panchina,
qualcuna ha gli  aghi da lana,
ricordano,
tempi  passati, bellezze svanite,
pudori accennati,
discorsi  consueti,
un occhio  ai  nipoti che giocano,
le mani a volte tremanti ,
i volti  rugati,
la pelle macchiata dal  tempo,
capelli innevati  raccolti  in ispide crocchie,
è tornata primavera,
fiori appassiti dimenticati  nel  parco.

Autore:alfred

Questa poesia è stata scritta da admin, il 6 ottobre 2009 at 11:34, nella categoria: alfred. Lascia un tuo commento qui



biancaneve

Fred, conosci la storia di Biancaneve?
non mi pare Al.
allora senti:
sai che nel bosco si trovano i funghi no?
certo Fred mi piace cercarli ,
anche a me Al,
solo che ,Al, io non ne trovo mai,
ecco: come il tuo solito inizi a divagare .
Scusa Al , vai avanti.
Dicevo, nel bosco si trovano i funghi ,
si Al: porcini, cantarelli, mazze di tamburo……………
LA SMETTI , FREDDD!!!!………………..
scusa Al………………………
….una ragazza stava raccogliendo i funghi quando…………….
Al !!! scommetto che è arrivata la Guardia Forestale !!!!!!!!!
………….quando proprio da sotto un porcino esce uno gnomo.
Al? sono quelle lumache grosse senza guscio?
FREDDDD !!! taciiiiiiiiiiiiiiiiiii
Si.
……………………… la ragazza, spaventatissima, ritrasse immediatamente la mano.
Piccola le disse lo gnomo: non devi aver paura di me, io sono uno gnomo!.
Appena riavutasi dallo spavento la ragazza scoppiò in una sonora risata:
Hahahahahaha………….. e tu dici piccola a me? Se non stavo attenta avrei potuto schiacciarti.
………..continua Al…………….
se tu avessi schiacciato me i miei sei fratelli te l’avrebbero fatta pagare cara!!!
Hai sei fratelli? chiese la ragazza.
Si cara e viviamo qui nel bosco.
Bello rispose lei, Me li fai conoscere?
Certo rispose Cucciolo, cosi si chiamava lo gnomo.
Allora era un cane? Al?
Freddddddddddddddddddd……………………..
Camminarono per molto tempo nel bosco senza più preoccuparsi dei funghi
quando finalmente arrivarono ad un casetta piccina, piccina………………….
Hahahha……………….. Al………………….. con vasca, pesciolini e tanti fiori di lillà…………….
BASTA FRED NON TI RACCONTO PIU’ NIENTE!!!
…Dai Al……………scherzavo.
Smettila.
Va bene, prosegui……..
Sulla porta di casa ad attenderli c’era Brontolo quello che faceva le veci della suocera perchè nessuno degli gnomi era sposato. Infatti, nessuno ha mai sentito parlare di gnome ma sempre e soltanto di gnomi .
Chi è quella? Chiese autoritariamente Brontolo a Cucciolo.
Non lo so … rispose timidamente; l’ho trovata nel bosco disse con un filo di voce.
Allllllllllll…………………. ma non è verooooooo……………….. è stata lei a trovare luiiiiiiii….
Infatti Fred, lei rispose altezzosamente: piccolo bugiardo, ma se mi sembravi una lumaca!!!!!!
Cucciolo? Boffonchiò Brontolo, ti sei di nuovo addormentato sotto un fungo?
Cucciolo arrossì .
Senti tu, disse Brontolo rivolgendosi alla ragazza : se rimani con noi potrai raccogliere tutti i funghi che vorrai.
Davvero? chiese lei stupita.
Davvero! e ti chiameremo Biancaneve.
Perchè Biancaneve?
Non lo so disse Brontolo, è un nome che mi piace.
Non lontano dalla casa degli gnomi viveva una vecchia fruttivendola a cui avevano tolto la licenza perchè vendeva la merce avariata per speculare sui prezzi diventando, cosi si diceva, miliardaria.
Alllllll………………. in prigione la doveno mettere… in prigione!!!
C’è stata in prigione Fred, ma l’hanno fatta uscire subito. tu sai come funziona qui !!!
Gia, Al, lo so.
Era talmente avida di denaro che appena seppe che c’era una nuova inquilina dagli gnomi si precipitò da lei per venderle la sua frutta ed accrescere cosi il suo già enorme gruzzolo.
Ciao ragazza, le disse, come ti chiami?
Biancaneve, rispose lei.
Anche tu? disse la vecchia.
Si, perchè, non ti piace? Rispose superbamente Biancaneve.
Al…….Al………Al……… scusa …… però un po’ di rispetto per gli anziani…
Certo Fred, hai ragione.
Senti piccola, disse la vecchia, ora a questo punto tu devi mangiare la mela.
Biancaneve addentò la mela, ma si accorse già dal primo morso che quel frutto non era genuino: lei era perito agrario,
conosceva benissimo le sostanze usate per adulterare la frutta.
Chiese a Eolo (uno dei sette gnomi ) il quale era veloce come il vento, di andare immediatamente a chiamare la Guardia di Finanza che avrebbe arrestato la malfattrice.
Quando arrivarono a sirene spiegate, il primo a scendere dall’auto fu il comandante.
Era bellissimo nella sua divisa , con profondi occhi azzurri ed un sorriso scintillante …………………
Al………………… il sorriso era come quello di…………..
Ecco, si Fred .
Mentre gli agenti caricavano la vecchia in macchina Biancaneve e il comandante si guardavano e si sorridevano.
Al….Al……… scommetto che alla fine si sposano!!!!!……..
Basta Fred, non ti racconto più niente…………………..
Alllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll

autore:alfredgnomo1

Questa poesia è stata scritta da admin, il 5 ottobre 2009 at 10:00, nella categoria: alfred. Lascia un tuo commento qui



Come Sei

vorrei  saper dire
con parole mie
quello vedono gli occhi  miei:
sarei  un poeta
vorrei  essere un pittore
per saper descrivere al mondo,
le sfumature, i contrasti, le tonalità della tua bellezza,
vorrei saper  dipingere come ti  vedo  con la mia mente
ma so  che impossibile ,
all’uomo non è dato  di  essere  perfetto .
niente  e nessuno riuscirà a raffigurati
come sei  nella mia immaginazione,
talmente bella da superare la perfezione .

autore:alfred

Questa poesia è stata scritta da admin, il 3 ottobre 2009 at 11:05, nella categoria: alfred. Lascia un tuo commento qui



il ramo

ramo1

Sono seduto sulla sponda ,
penso,
penso alla vita.
le onde vanno silenziose,
Un ramo secco scende lentamente,
un ramo che il gelo ha spezzato,
portato via dalla corrente lenta ,
metafora della vita ,
fino a ieri colmo di vita , fiori e foglie
oggi secco nudo e morto ,
viaggi verso la tua fine ,
solo,
inutile rimanenza
di quello che è stato un orgoglio.
Vai moncone di vita.
Ti avessero colto nel bosco
avresti potuto dare
ancora un po
di calore.
Mi avesse accolto nel suo cuore
darei ancora un po di calore.

Questa poesia è stata scritta da admin, il 29 settembre 2009 at 14:00, nella categoria: alfred. Lascia un tuo commento qui



a che penso

penso

non so  a che penso,
non mi riesce di  pensare,
nella mia mente scorrono visi  di  donne bellissimi,
immaginazioni, allucinazioni,
fra quelli cerco il tuo,
come sei?
sei bellissima?
i tuoi  capelli , biondi?
morbidi nordici,
crespi mediterranei,
e le tue labbra? , come sono la tue labbra?
che sapore hanno le tue labbra?
come sono?  sottili come fette di limone?
carnose come spicchi di arancia ?
rosse come l’anguria?
viola come le prugne,
e le tue mani?
come saranno le tue mani?
sottili?, bianche? delicate?
sapranno accarezzare?.
cerco  di  immaginare i tuoi  occhi,
cerco  la loro profondità,
mi pace immaginare di tuffarmici  dentro,
mi piace immaginarli come un grande lago  grigio
che cambia colore al  cambiar del  sole,
la tua figura,…………….
cerco  di  immaginare la tua figura,
alta, esile, slanciata, bellissima,
gambe lunghissime affusolate,
non ti  ho  mai vista.
ti  ho solo  immaginata.

Non mi importa come sei o  come sarai,
ti  conosco per quella che sei
ti  voglio  cosi,
senza volto, senza labbra, senza corpo
sei  solo un angelo che vola per me.

alfred

evanescenze

Questa poesia è stata scritta da admin, il 16 settembre 2009 at 19:43, nella categoria: alfred. Lascia un tuo commento qui



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