Vengo da un tempo che non c’è più,
da un luogo dove la luce è opaca,
dalle case basse,
dai muri bianchi,
un paese dalle strade polverose,
dai fiori rossi.
Il sole scende in un tramonto malinconico,
il mio animo si invaghisce,
arde dal desiderio,
si inchina in un pensiero.
Vengo da un tempo lontano,
dove si incontrano lontani ricordi.
Questa poesia è stata scritta da gugli11.fi. Lascia un tuo commento qui
Sono qui,
vicino a te,
a ripararti dalla vita,
per cancellare,
la tristezza, per regalarti
un sorriso,
per ascoltare anche
i tuoi silenzi.
Sono qui,
per dirti che occupi
un posto speciale,
nel mio cuore,
nella mia vita,
per dirti ancora GRAZIE!
Questa poesia è stata scritta da antonino8.pa. Lascia un tuo commento qui
Un tempo i bisnonni
erano quadri appesi in salotto
monumenti domestici
di un lontano passato.
Affondati in vetuste poltrone
odoravano di vecchio
e a volte di tabacco
non davano baci
ma carezze sul capo
e il loro sorriso era leggero
per non mostrare
traballanti dentiere.
Erano lì in prestito
come le foglie d’autunno .
Guardavano fissi e vuoti
il loro corto futuro
con le mani nascoste
sotto colorate coperte.
Può esser che ci siano
giovani bisnonni ?
no ! è un ossimoro
una contraddizione in termini
allora perché mi hanno detto
che sarò presto bisnonno ?
Questa poesia è stata scritta da francomuzzioli. Lascia un tuo commento qui
Genova Pegli
Perla della sera,
notte estiva,
la luna balugina
sopra la darsena e i pontili;
rampe stradali,
passano sopra le teste;
una fiumana di motorini parcheggiati,
carugi dai mille odori,
strade,viottoli,
garage,
e poi i negozietti
con mille tentazioni,
le botteghe esotiche col kebab,
dai nomi orientali,
i distributori di caffè,
gente una marea di gente,
traffico frenetico,
moto sfrecciano nella notte,
da qualche parte,
rumore di onde,
la risacca del mare,
qualcuno pesca,
nella brezza del mare di Genova Pegli
sogno di una notte d’estate.
Questa poesia è stata scritta da stefano medel. Lascia un tuo commento qui
Un pomeriggio d’autunno
nel mercatino rionale di via Lanzetti
ho comprato un libro di storia.
Aveva la copertina rossa
ed il nastro di seta blu.
Incuriosito lo sfogliai
e nelle sue pagine impolverite
trovai una lettera scritta
con l’inchiostro di china un po’ sbiadito
La curiosita’ mi sorprese
ma non volli approfittare
delle mie pretese.
Il libro non mi interessava piu’
perche’ tra quelle righe bianche e nere
sentii un profumo d’amore
di un tempo che fu.
Nella mia casa di periferia
dove il canto degli uccelli
si univa alla melodia dei miei pensieri
lessi quel romanzo con fervida attenzione
come se ascoltassi una romantica canzone
Parole scritte con il cuore,
fiumi di promesse per il timore di
perdere l’amore; ed a quella storia
cosi’ romantica ed intrigante, immaginai
un seguito senza poter piu’ andare avanti.
Non si leggevano le frasi piu’ importanti
che forse svelavano sofferti addii
o le future speranze di due teneri amanti
Al mercatino di via Lanzetti
avevo comprato una lettera d’amore
scritta con l’inchiostro di china
lasciata tra le pagine di un libro di storia
dalla copertina rossa ed il nastro di seta blu.
Questa poesia è stata scritta da luigi4lc7.lc. Lascia un tuo commento qui