Poesie di Eldy

Io

Un giorno di pioggia, Gustave Caillebotte, 1877, 
Gustave Caillebotte nasce a Parigi nel 1848e  muore il 21 febbraio 1894 a Gennevilliers,

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Notte di pioggia,
solitario vago,
per le deserte vie.
Amo la sensazione
dell’acqua che abbraccia,
questo mio corpo,
come a purificarlo,
a lavar via lo sporco,
di tutta una vita.

Di errori ne ho fatti,
scelte giuste
o sbagliate,
dolori subiti
o arrecati,
ma alla fine,
il mio conto
ho sempre pagato.

Amori presi,
amori lasciati,
amori sbagliati,
sogni, ideali,
disillusioni,
hanno lasciato,
rughe nel cuore.

Notte da solo,
sotto la pioggia,
ritrovare me stesso,
per poterti guadare
ancora negli occhi.

Autore:antonino8.pa
 
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Questa poesia è stata scritta da admin, il 27 ottobre 2011 at 14:55, nella categoria: antonino8.pa. Lascia un tuo commento qui



RIDI, RIDI AMORE MIO!

 La lattaia di Bordeaux, Francisco Goya, 1827, olio su tela

Francisco Goya è nato(1746-1828) in una piccola borgata di Saragozza in Aragona, sarà uno dei più grandi maestri pittori spagnoli

Ridi amore mio
ridi se la natura ti ammonisce
con la coda del vento.
Ridi amore mio
ridi se tutta l’erba ti bagna
del suo bagnato.
Ridi amore mio
ridi se l’alba rapisce
Il tuo breve sonno.
Dobbiamo sempre ridere
anche quando non spunta il vento
o l’acqua non zampilla dalle foglie
o l’alba si fa opaca nella nebbia.
Vedi come corrono i fanciulli?
Corrono a guardare questa Terra:
essa gli è madre  e tu sei come l’orma
che lascia una traccia novella.
E contenti verso il sole vanno
nel pieno entusiasmo dell’amore.
L’amore gentile che non ci affanna
ma che ci inebria nel giorno
e ai suoi dolci colori
son candite le spine dei fiori.
Autore:Calcio2.ce

Questa poesia è stata scritta da admin, il 26 ottobre 2011 at 04:18, nella categoria: calcio2.ce. Lascia un tuo commento qui



L’Onda

L’onda, è un olio su tela, dipinto da Gauguin nel 1888.Paul Gauguin (Parigi,7giugno1848-Hiva Oa,8maggio 1903)  

In un oceano un’onda triste vagava,
chiese aiuto al vento di soffiare forte,
perché si sentiva sola.
il vento incominciò a soffiare forte
il mare si agitò,
venne un cavallone,
vide l’onda e fu’ subito amore.
insieme erano felici di rincorrersi,
per mai raggiungersi.
ma ahimè!
il loro amore finì,
quando raggiunsero la riva di una spiaggia,
su di un’isola deserta

Autore:Carmen3.na

Questa poesia è stata scritta da admin, il 24 ottobre 2011 at 05:10, nella categoria: Carmen3.na. Lascia un tuo commento qui



Un giorno come un altro.

http://www.youtube.com/watch?v=Q3M8s5NGeS4&feature=colike

Chopin – Notturno in Do# minore(ZelazowaWola, 22 febbraio o 1º marzo 1810 – Parigi,17ottobre1849)

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Un giorno dopo l’altro,
un giorno come un altro,
la nostra vita scivola via,
grigia e vuota.
Abbiamo barattato
etica morale, ideali,
in cambio di false verità,
drogato la coscienza,
per qualche attimo di tranquillità.

Un giorno come un altro,
un uomo come un altro,
perfetti cloni senza anima,
abbiamo delegato altri,
per le nostre decisioni,
tutti quanti in fila indiana,
preoccupati sol dell’essere,
attendiamo ordini per il da farsi.

Un giorno come un altro,
una vita come un’altra,
resta solo spazio per odio,
intolleranza, feroce crudeltà,
non sentiamo più col cuore,
sostituito dalla pancia,
abbiamo dato anche il cervello,
mettendo in vece sua,
l’organo di riproduzione,
effimeri piaceri fisici,
prendono il posto,
di sentimenti nitidi.

Un giorno dopo l’altro.
persa la dignità,
andiamo incontro alla disfatta,
con la vergogna, forse,
di lasciare questa pesante eredità,
a coloro che per lor sfortuna,
dopo di noi verranno.

Autore:antonino8.pa

Questa poesia è stata scritta da admin, il 19 ottobre 2011 at 04:37, nella categoria: antonino8.pa. Lascia un tuo commento qui



RIGOGLIO DELLA NATURA

 

 LAPRIMAVERA“è un dipinto tempera su tavola (203×314 cm) di Sandro Botticelli (Firenze, 1º marzo 1445 – Firenze, 17 maggio 1510),

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Nei taciti momenti.
Sorprenderò,
barlumi di desideri solitari,
senza nudità di inganni,
della mia anima blanda,
in profusione d’amore
DEL GRAN SAGGIO,
sedotta in sentimentale condotta.
I questa farfalla – libertà,
balze di rosee passioni.
Nella primavera, esploderà la vita,
nel suo suggello di prosperità
nella terra madrepatria,
nel fuoco sacro dell’amore,
immacolate esistenze come rose madri e boccioli figli,
eterne regine nei soavi altari della natura,
battesimo-rigoglio in floridezza di sentimenti.
Nel mio tempo maturo,
auspico solennemente
una pace interiore.

Autore:Simona

Questa poesia è stata scritta da admin, il at 04:17, nella categoria: simona. Lascia un tuo commento qui



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