(l’Adagio per archi di Samuel Osborne Barber (West Chester, 9 marzo1910- New York, 23 gennaio1981)
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L’ATTESA
Di notte ho freddo
non ho vita intorno a me,
c’è chi sogna,
e le angosce diventano incubi.
Io di notte volo con la fantasia
in un cielo stellato
per cercare la serenità
che mi manca.
vago nel tempo scoprendo
l’avvicinarsi del fato,
aspetto la sentenza
cercando la vita .
troverò il calore
che cerco!
Autore:Fernanado
(NB: Dedico questo scritto alla dolce amica Sonia che mi ha aiutato a lottare.)
Contributo di
, 18 ottobre 2011 11:05.
Ciao Amico mio ,mi hai fatto accapponare la pelle!!!!Ti ho sempre ammirato per la tua forza di reazione alle avversità della vita ,per il tuo coraggio,per la tua vitalità, ora ti prego di continuare a lottare ,di non perdere la tua voglia di vivere,la tua gioia il tuo ottimismo .I tuoi amici ti sono vicini e ti vogliono un mondo di bene .Un abbraccio forte forte
ciao fernando, mi hai chiesto di leggere la tua poesia e di non piangere, ecco, non la volgio leggere, la cancello dalla mente, non e’ fernnando che l’ha scritta,non chiedermi piu di leggere poesie cone queste, hai capito!!!!!vado via, sono incavolata con te, ciao fernando
Fernando, sei dolcissimo anche nella angoscia! Non ti conosco abbastanza per trovare le parole che ti aiutino a risollevarti ( sì , perchè tu cela farai!!!), ma un abbraccio affettuoso e amichevole te lo mando , dicendoti che ci risentiremo ancora tra 10 anni , minimo!!!
Bella poesia ma molto triste, mio caro amico, sicuramente frutto di un momento di comprensibile debolezza. Giusto un fugace momento, perchè il Fernando che conosco è abbastanza forte per combattere contro le avversità della vita, è capace di lottare e di vincere.
C’è tanta vita intorno a te, c’è tutto il calore delle persone che ti vogliono bene e ti stimano, e che ti saranno sempre accanto con il loro affetto.
Bella poesia, ma sono sicuro che sarà l’ultima, di questo genere, che leggerò, la prossima dovrò essere una poesia gioiosa e solare come anche tu sai essere.
Un fraterno abbraccio.
Nino
Amico mio dirti che ti sono vicino è dire poco, questa poesia è quanto di più struggente potessi leggere , e mi riempie il cuore di dolore, ma devi essere forte, più forte della sventura. e vedrai che tutto ti senbrerà più sopportabile.
Io parafrasando una frase di Gianni Morandi quando mi prende lo sconforto e tra mè e mè dico ma chi me lo fa fare? allora reagisco dicendomi, dai rik dai che ce la fai!