Raramente le mura domestiche mi stanno come un vestito stretto , oggi avverto una sensazione di disagio guardando la vita fuori dai vetri , piove una pioggia uggiosa tra le piante che chiedono una primavera piena.
Vorrei uscire oltre la porta , oltre la siepe di caprifoglio che recinge la casa . Questo dualismo mi angoscia e lo conferma la svogliatezza nel vestirmi , questa necessità di uscire che si scontra con le paure di ciò che c’è fuori.
Non sempre i caratteri si riescono a conciliare e allora si sente la necessità di rimaner soli anche solo un poco.
L’ auto , come guscio indispensabile per noi lumache del ventunesimo secolo mi attende. Parto , vedo le cose che mi scorrono attorno , guido lentamente soprappensiero, nulla è più scontato e intimo di una cittadina di provincia dove si è trascorsa la vita . Conosci case , angoli , anche gli alberi pur cresciuti, sono riconoscibili nella loro immobile prospettiva.
Arrivo davanti al negozio di un fioraio, mi fermo guardando le goccioline punteggiare il parabrezza , un mazzo di rose rosse fuori dal negozio si inebria di quest’acqua lustrale.
Scendo e compero una rosa , ma sì la mia piccola fuga sta per finire.
Franco
Contributo di
, 18 maggio 2019 14:37.
Caro Franco, possiedi un grande dono, sai afferrare l’attenzione e ribaltare sensazioni emozionanti nell’anima. Apprezzo molto il tuo modo di scrivere, ti si legge d’un fiato con grande piacere.
Queste sono soprattutto sensazioni …non si può chiamare breve racconto , come carinamente ha detto Giannina. Citando Battisti direi “…e chiamale se vuoi ….emozioni ….”
L’hai detto bene Franco, emozioni per ritrovare un sorriso con quest’acqua. Ci volevano le rose per offrirti la sensazione di respirare meglio, di vedere attraverso i loro colori la gioia di donare una rosa. Bravo un saluto
Anche una mezza paginetta in prosa può destare romantiche sensazioni e diventare poesia. Complimenti Franco, sempre bravissimo.
wowww veramente bravo, complimenti.
Una rosa, il suo profumo rompono l’incantesimo del vivere quotidiano reso ancora piu’ aspro dal passare degli anni, risvegliando sensazioni giovani ed inebrianti. Bella Franco.
Caro Franco, ti metto una citazione di un grande della penna…”Quando uno in poche parole definite tecnicamente -brevitas-, riesce a sollevare il coperchio dello scrigno dei sentimenti, e lo dona con la semplicità , ma soprattutto col cuore a chi lo leggerà…” Non si può dire che Grazie.