Le panchine di Montmartre, sono vestite
di ricordi e di storie .
Mari di smeraldo immobili e sorridenti
si lasciano andare sotto la pioggia, e brillano
al sole come fossero stelle.
Le panchine di Montmartre conoscono amore
e tradimenti , gioie e promesse ,scrigni di segreti e speranze
velati da intimi sguardi e da parole colorate da
sogni struggenti.
Quanti giovani son passati di li,
quanti han cercato le panchine verdi , quanti han lasciato inciso
un cuore, un disegno d’amore sulle panchine a Montmartre.
Poi la fisarmonica di un valzer lento , poi cullato dal vento , inventava
un respiro piu’ forte , piu’ dolce del delirio di un sogno,
piu’ intenso di un pensiero fuggente,
e dal tremulo palpito in una notte d’argento,
tutte le anime innamorate si stringevano ancor di piu’,
nel morbido abbraccio infinito sulle panchine verdi a
Montmartre.
Contributo di
, 9 dicembre 2016 16:03.
Luigi… bohemien alla Prèvert, musicabile come “le biciclette du Cherburg”. Me lo immagino in uno dei fumosi bistrot (forse ora non più) di Montmatre , accanto ad un tavolone con la tovaglietta a scacchi rossi e bianchi , in piedi a recitare la sua poesia. Io l’ho letta a mia moglie e lei ha detto …. oh che romantico !
Parigi…Montmartre…fascino! Mentre salgo la lunga scalinata, il mio animo romantico mi sussurra che nessun quartiere, se non Montmartre, avrebbe potuto essere il luogo per l’ultima emozione parigina. Ed entro in quel microcosmo brillante di luce, colori, artisti variopinti, con l’animo sognante. Sono sola ma non sono sola. La panchina, si quella panchina dalla quale si gode la vista di Parigi in modo inenarrabile, luci…la Ville Lumière mi consegna l’ultimo regalo: un dolce valzer con lui.
Caro Luigi, mi hai trasportato indietro di qualche mese, poco tempo, ma la tua poesia ha risvegliato in me ogni secondo, ogni attimo vissuto nel posto più romantico del mondo. Grazie, è bellissima.
Grazie Franci e Franco, i vostri commenti sono bellissimi , che esprimono la magia di Parigi, citta’ in cui avrei voluto vivere per l’arte e il romanticismo, nonostante gli ultimi tristi avvenimenti che non potranno minimamente scalfire la bellezza di questa citta’e l’entusiasmo di chi ci vive. Franci, bellissimo il valzer , sei bravissima. Felice Sabato a voi e a tutti .
Caro Luigi, i tuoi versi ci trasportano in tempi così stupendi che pare di rivivere un’altra vita! Ormai questa atmosfera è scomparsa nel passato prossimo, ci lascia un’angoscia del “bello” perduto che mai più ritornerà!La vita di quei tempi era bella e piacevole, ma forse creata più dall’apparenza che dalla realtà! Comunque, ricordare i tempi ” FANTASTICI” ci permette di rimpiangere il passato, in attesa del futuro! Ottimi versi, come sempre!