Ritorno al passato,
a qualcosa che credevo dimenticato,
una immaginaria macchina del tempo,
mi riporta indietro,
ad un vecchio mondo.
Lampi di qualcosa già vissuto,
vecchie diapositive di una vita,
proiettate sul cuore,
invano cerco di dimenticare.
Strana la vita,
continua lotta per non affondare,
per poi scoprire che non son cambiato,
scoprire di non aver capito nulla,
che le stagioni si susseguono sempre uguali,
è stato tutto solo un sogno,
che bisogna accantonare.
Così passa il tempo,
con i suoi anni,
lascia indelebili segnali,
sul corpo,
nella mente,
esperienza, dico, per consolarmi.
Contributo di
, 16 gennaio 2016 12:34.
Il ritorno al passato è sempre una lametta che taglia. E’ come remare controcorrente. E’ come un’ombra che ci sta dietro, non possiamo vederla ma sappiamo che c’è e ci sarà sempre. Un mosaico indistinguibile fintantochè non ce ne allontaniamo.
Hai proprio ragione, Franci, il passato è davvero una “brutta bestia”, che bisognerebbe cancellare dalla memoria, lasciare alle nostre spallle, purtroppo riaffiora riportando con se spesso dolori e qualche volta bei
ricordi. Come sempre anche stavolta sei riuscita a leggere “tra le righe”, hai saputo dare il giusto senso alle mie parole. Anche l’abbinamento con la canzone mi piace molto. In fondo da una donna della tua sensibilità
non potevo aspettarmi di meno. Grazie di tutto.