Capita,
a volte,
di non voler sentire,
non voler vedere,
non voler capire,
ciò che abbiamo davanti.
Per paura,
forse,
paura di perdere,
quell’effimera sicurezza,
costata lunghi anni,
di solitudine,
di dolorose bugie,
dette a noi stessi.
Fragile sicurezza,
destinata a frantumarsi,
alla minima scossa dell’animo,
ad un battito in più,
del cuore.
Capita,
a volte,
di non voler riconoscere,
l’amore che viene incontro,
perchè troppo presi,
da noi stessi,
l’egoismo tiene prigionieri.
Paura di dover dare,
doversi donare,
incondizionatamente,
perchè questo,
è il conto da pagare.
Capita,
a volte,
di credere di vivere . . . . . . . . .
Contributo di
, 17 luglio 2015 17:15.
Si, Antonio, ci vuole coraggio a vivere. E spesso noi abbiamo paura, paura di affrontare ciò che desideriamo, paura di rimanere delusi, paura di rischiare. E così restiamo ben chiusi e protetti (illusoriamente) nel nostro guscio, in quella che credevamo la nostra sicurezza.
E NON VIVIAMO!
Un pensiero soltanto,
considerata che questa
sarà l’ultima, e un grazie.
Non è certo facile, la vita,
e a volte non si trova il
coraggio per combattere,
ma spesso amore e amicizia,
ci danno una mano a superare,
i momenti difficili.
A volte, invece, non riusciamo
a vedere ciò che è palesemente
davanti a noi, o forse preferiamo
non vedere, per egoismo, per
paura di perdere la falsa
serenità che abbiamo raggiunto,
o forse per non lasciarci coinvolgere
dal nuovo, anche se questo nuovo
si chiama “amore”.
Cosi, masochisticamente,
rimaniamo chiusi nella “prigione”
che noi stessi abbiamo costruito.
Un immenso grazie a Francesca
per il lavoro che ha fatto e che fa quì,
e per aver, con le sue scelte musicali,
reso gradevoli le mie quasi poesie.
Eh no, caro Antonino, non te ne puoi andare così, come se niente fosse. Non mi basta il tuo “grazie”, pretendo ancora di leggere tue poesie. E insieme a me anche tutti i lettori del blog Poesie. Non so cosa ti abbia spinto a prendere questa decisione, se è una scelta obbligata per motivi tuoi personali, ne ho pieno rispetto e non posso, a malincuore, che accettarla. Ma parliamone, perdio…!!
Che fai Antonino, te ne vai e lasci a noi il peso della responsabilita’ delle prossime poesie, insieme a Franco e a Stefano…No, tu sei un pilastro, una stella da seguire con cui interagire per avere stimoli emotivi e poter continuare a scrivere…Certo , ci vorrebbe in questo blog Poesie, una maggiore partecipazione, una maggiore discussione non solo limitata a quelle splendide persone che hanno cura di pubblicare e rifinire i componimenti, ma anche un piccolo appunto costruttivo di discussione per sollecitare gli stimoli componitivi, altrimenti diventerebbe solo un piccolo archivio parcheggio di poesie da conservare….Mi auguro Antonino sia solo una piccola pausa di riflessione che crei condizioni a scrivere altre cose meravigliose , pari alle precedenti..Un carissimo saluto …Luigi PIRERA