Muri bianchi
gonfi di altrui giudizi
spargono orrore
di supponenza fatta.
Cancelli insormontabili
separano le vite
diverse e contrapposte
funeste di ragione.
Ovunque parte sia
quell’onta è disumana
perchè taglia le gemme
della diversità.
Diamoci allor la mano
tra questo ferro in grata
poichè chi è dentro o fuori
nessuno lo saprà.
Tu che disponi spazio
più grande del mio io
non essere sicuro
d’essere più di me.
Può essere prigione
la cella o l’infinito;
soltanto nella mente
esiste libertà.
Contributo di
, 4 marzo 2015 20:54.
Molto bella ….profonda ….matura ….l’ultimo verso vale tutta la poesia.
poesia bella, di notevole spessore umano…la consapevolezza per un’idea un pensiero, un’esistenza che non potranno mai essere condivisi, se non nella sfera della propria mente e della propria coscienza…bravissimo..