Mare infinito, nella notte nera come come l’ebano.
Ingoi senza riconoscere, prendi bambini, uomini.
Mamme, con ventri non ancora svelati.
Con timore salgono su quei gusci di noce,
in cerca di libertà, in cerca di vita nuova,
vagano in balia di scafisti senza cuore.
Sulle tue onde confidano.
Nelle tue profondità si spezzano le speranze
che illuminavano le partenze.
Arriva ancora dolore in quell’isola dorata.
Molti uomini, aiutano persone,
che con braccia alzate cercano aiuto,
lo trovano in loro, nel loro essere lampedusani
amanti di un mare duro, che da loro da vivere.
Questa notte niente pesca, solo dolore.
Sacchi allineati sulla spiaggia,
dentro molti corpi che non avranno nome.
Dolore, difficile contenerlo, difficile raccontarlo,
ancora più difficile sarà dimenticarlo.
Robbi
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Ottobre è il mese della prevenzione del tumore al seno
Roberta degli Angeli ci manda questa Poesia
Qualcosa è cambiato
ti senti diversa, sei diversa…
Osservi la vita, che ti scorre davanti.
Mentre gli altri continuano come,
se nulla fosse cambiato intorno a te.
I tuoi pensieri sono cambiati
sono pesanti, tristi,
portano il tuo sguardo
su qualcosa che ti rendeva felice.
Il tuo décolleté è mutato
insieme a lui,
il tuo modo di pensare a te,
al tuo corpo diverso
anche se tutto sembra come prima.
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Sullo schermo bianco, quante parole vane,
bottiglie senza messaggio di cui poco rimane.
Non so chi sei e forse non lo voglio sapere,
un intrico amorfo di saltellanti ombre leggere.
Tra dubbi e massime di incogniti amici
c’è chi pensa che insieme saremo felici.
Non occhi, non voci, non visi veri,
solo mediate lettere di pensieri leggeri.
Fantasiose presenze dai nomi strani
che riecheggiano ansie di bisogni freudiani.
Tutto questo avviene per metter toppe alla vita
e per toglier alla noia il dominio assoluto e la vera partita.
Se nell’ansia del giorno io ti dono attenzione
è perché anch’io voglio lanciare questo lesto aquilone
che si perda nel cielo della notte virtuale,
uno slancio d’amore ed un canto corale.
Questa poesia è stata scritta da francomuzzioli. Lascia un tuo commento qui
Com’è strano il cielo in questo giorno di settembre…
Nuvole grigie e rosa, in quest’alba si rincorrono,
si allargano, si riuniscono.
Il mio pensiero vola, con loro.
Frammenti di ricordi, pezzetti di carta soffiati dal vento,
spezzoni di film, brani di vecchie canzoni
si affacciano alla mia mente…
(Sapore di sale… le mille bolle blu… guarda che luna…)
Com’era bella, la nostra estate!
Il nostro essere così uniti,
bastavano poche cose, per renderci felici.
I nostri bimbi… le corse sul bagnasciuga, i castelli di sabbia,
la ricerca delle vongole e poi la festa di una bella spaghettata!
Com’era bella, la nostra estate!
I picnic con un mondo di amici, il mio goffo rincorrere il pallone,
il tuo prendermi in giro.-(“mamma è negata!”). e sorridevi…
Poche le tue parole: bastava un tuo gesto a renderle inutili,
eri il mio “Orso”, eri parte di me.
Com’era bella, la nostra estate.
La nostra gioventù, com’era bella…allora…
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