Una voglia di rima alternata mi porta a scrivere un sonetto alla maniera dei duecentisti
Col canto del merlo felice
nel verde acquerello solare
mi coglie un pensiero evasivo
e l’animo tende a volare
si perde nell’arco visivo
tra campi e colline a mirare
portato dal vento venivo
la testa tua bionda a baciare.
Mia bella , lo sguardo allusivo
il cuore poteva allettare,
ma è sogno e al mondo riaprivo
il mesto e tranquillo pensare.
Contributo di
, 11 luglio 2013 18:47.
Che carino questo sonetto! Bravo, Franco!!
Franco, delizioso sonetto, vagamente triste ma con una forma poetica quasi musicale. Molto ricercata la tua lirica, mi ricorda le poesie di quel tuo conterraneo, dentro le quali aleggiavano stati d’animo, meditazioni e, a volte, malinconia. Avrai capito certamente di chi sto parlando: del grande Giovanni Pascoli.
Hai tutti i miei complimenti!
Ho letto le tue poesie e mi sono piaciute tanto.Sono pensieri che entrano nel cuore di chi legge e lo affascinano. Spero che ne farai un libro da lasciare ai tuoi ed agli amici.
Un caro saluto!