Misurati, compiti
nelle abitudini radicati
plagiati
da usi e costumi
guardiamo, il tempo che passa.
Fantasie, energie
miseramente sprecate
giacciono
sotto un’acre e fumosa cenere
di soffocanti abitudini.
Non udiamo
le tenui avisaglie
nel cuore celate.
Prigionieri abituali
neanche il dolore ci scuote
neppure un bellissimo tramonto
ormai più non ci affascina.
Abitudini
violenti artigli
di una vita mal vissuta.
Contributo di
, 29 aprile 2013 12:43.
Nulla può scalfire un’abitudine, neanche il piacere della libertà. Anelli di catene che ci intrappolano dentro spazi piatti di gesti e azioni che ci obbligano a ripetere sempre gli stessi percorsi. Non facciamo diventare abitudine anche la voglia di vivere!
Abitudini,argomento che piace molto ai poeti, che ne hanno scritto e dissertato nei minimi particolari. Infatti leggendo i tuoi versi mi sovveniva qualcosa di già sentito ed apprezzato.Di solito , Carla, sei più esigente nella ricerca dell’ ispirazione!