LUPOS

 La pioggia scende sul viso,
 piano senza quasi far rumore,
 le foglie ingiallite degli alberi
 gocciolano, sta arrivando il buio
 e con esso banchi di nebbia
 salgono ad avvolgere ogni cosa
 mentre il bosco tace.
 L’uomo chiuso nel suo Gorotex
 è accovacciato accanto ad un fuoco,
 un fuoco che stenta ad attizzarsi,
 la legna bagnata fa fumo..
 ma l’uomo insiste, il freddo
 gia pungente aumenterà nella notte
 che incombe.
 La pioggia continua a scendere
 e l’uomo si lascia bagnare,
 non vuole ammettere che forse
 non è solo acqua quella che gli
 solca il viso, un viso tatuato da
 rughe che il tempo ha scavato..
 come quel silenzio che gli
 pervade il cuore, l’anima.
 Finalmente lingue di fuoco si alzano
 al cielo.. l’uomo tende le mani
 per riscaldarsi,il fiato si fa fumo
 danza nell’aria come i pensieri
 che si susseguono.
 Poco distante un rumore come uno
 sparo..nel buio..poi un vecchio
 albero cade fragorosamente.
 L’uomo fa in tempo a spostarsi
 per schivare i lunghi rami..
 che quasi hanno spento il fuoco.
 Anche gli alberi che vivono più
 degli uomini muiono..
 muiono da soli fra altri alberi
 proprio come gli uomini fra
 altri uomini..
 si nasce da soli si muore da soli.
 PER TUTTO C’è IL SUO TEMPO, Cè IL
 SUO MOMENTO PER OGNI COSA SOTTO IL CIELO
 UN TEMPO PER NASCERE UN TEMPO PER MORIRE
 ECCLESIASTE 3 :1.2
 L’uomo si risiede accanto al fuoco
 dopo averlo ravvivato
 La pioggia adesso è aumentata di densità
 sente le gocce cadere sul suo cappello
 sulle spalle.. non vorrebbe essere li
 solo come un cane , perso nel buio
 avvolto dalla nebbia.. ci pensa
 mentre sente il freddo penetrare fin
 nelle ossa..lo stesso freddo che spesso
 avverte nel cuore.
 La sua vita in fin dei conti l’ha spesa
 fra i silenzi dell’anima, fra sguardi
 di indifferenza e lacrime che fanno male..
 quando forse bastava poco,
 un sorriso, una parola un gesto..
 per fargli bella la vita.. ma una
 delle sue digrazie maggiori , è stata quella
 di amare le persone a modo suo e non al loro
 e di essere stato amato cosi come si osservano
 le stelle .. da molto molto lontano.
 La nebbia è fitta adesso
 oltre il chiarore della fiamma solo il buio
 ne luna ne stelle.. solo un maledetto buio
 nero come la morte.
 La morte quella che gli ha camminato accanto
 cento mille volte senza ghermirlo .. o quasi.
 L’uomo pensa riflette.. si è così
 si comincia a morire nel momento in cui
 si nasce.. .
 Muoino gli alberi, le persone, gli amori
 le amicizie.. nulla è eterno..
 Ha imparato molto presto,
 insieme ad altri intorno a lui, la fine
 della vita umana.., come la perdita
 più dolorosa, come una tragedia..
 un addio da cui non c’è ritorno.
 Fin da piccolo ha avvertito tutto questo
 quando vedeva gli altri morire
 quando è stato faccia a faccia col lutto
 dei suoi genitori, quando ha sperimentato
 la perdita dolorosa di amici , parenti..
 persone con cui ha lavorato.
 Mille volte si è chiesto se la morte
 è insita nella vita ,o è tutta la vita
 insita nella morte.
 Un pò come essere o non essere di Shespir
 Ma quello che onestamente ha trovato
 corretto dire è che nessuno mai può
 veramente conoscere la morte finchè è vivo
 e che nessuno mai può conoscerla neppure
 una volta morto.
 Perchè alla morte di un individuo ,
 la specifica avventura umana che comprende
 se stesso, la sua coscienza, la sua vita
 psichica e il suo essere al mondo ,
 non ci sarà più
 La mente smetterà di lavorare,
 cesserà ogni sensazione,
 non ci saranno sentimenti,
 la capacità dei movimenti si arresterà..
 il tempo si fermerà….
 Continua a piovere ..l’uomo è sempre li
 si lascia bagnare..
 ora sa che quell’acqua che gli solca
 il viso.. sono cristalli di sale..
 sa che .. PER TUTTO C’è IL SUO TEMPO,
 C’è IL SUO MOMENTO SOTTO IL CIELO ..
 UN TEMPO PER NASCERE UN TEMPO PER MORIRE..
Autore: Bigio
Contributo di , 3 dicembre 2012 12:08.


bigio toccante la tua storia : un momento di struggente solitudine che non sempre si raccoglie, ma chemolto spesso esiste in noi
MOLTO BELLA LA TUA STORIA BIGIO ,TUTTA RIASSUNTA I POCHE PAROLE ‘C’E’ UN TEMPO PER NASCERE ,UN TEMPO PER MORIRE’
Perchè l’essere umano deve essere sempre in conflitto con se stesso,cercare il motivo dell’essere, chiedersi i motivi di tanti dolori, che sono spine nel cuore che ogni tanto sanguinano e quante lacrime fanno versare.Quante volte siamo completamente soli a pensare ripensare:i nostri cari che non ci sono più, ed anche a quelli che ci sono accanto che amiamo tanto ma pure portano conflitti. Meno male che sono momenti,poi, presi dal vortice della vita si pensa ad altro rimandando quelle riflessioni q quando il cuore di nuovo traboccherà… bello il tuo scritto, si, ti ho letto altre volte storie reali e commoventi ciao.
Vero bigio,nella vita vi è un tempo x tutto,,x vivere,x morire,x la gioia,x la tristezza,xil dovere,x l’amore x il lavorox la lettura x lo sport ma x l’onesta’ e x la dignita’restera’immutato nel tempo,,ciao è sempre 1 piacere leggerti,,,,,