Fuori è adesso l’alba;
alle soglie del mattino,
la notte stà scemando
lentamente,
ancora le sue ombre,
il suo scuro,
le tenebre,che creano giochi
di luce
e sagome strane
ed enormi;
silenzio perfetto,
cortile immerso nel sonno;
tutto fermo,immobile;
il freddo della notte,
il freddo di settembre,
un po’ pungente;
la bella stagione,
che si allontana;
scene di vendemmia,
coi trattori che di giorno,
vanno e vengono,
carichi di filari;
tra non molto sarà giorno,
e la luce,
fenderà il cielo;
e poi un altro giorno,
si vedrà,
si vedrà.
Puntata in bagno,
poi un caffè,
o qualcosa del genere,
in cucina,
e penserai un po’,
ascolterai,
i suoni del mattino;
come sempre.
Autore: stefano medel
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Antonio Vivaldi (Venezia 1678 – Vienna 1741) Concerto, ‘La Notte’
La notte scivola via,
come un gatto sornione
e sinuoso;
in punta di piedi,
le ore,passano lente
con flemmatica
lentezza;
silenzio plumbeo,
il nulla fuori,
vetri
immersi nel buio circostante;
la notte è qui,
come una vecchia amica,
sempre di ritorno,sempre
gradita;
che si fa sempre viva,
e riempie
i miei giorni;
sonno sgattaiolato via,
mi alzo,
bagno,
una doccia,
un salto in cucina,
forse un caffè;
la notte ammanta tutto,
solo fuori,
i lampioncini accesi,
rischiarano un po’ il cortile;
il tempo perde colpi,
nuvole grosse
di passaggio,
coprono la luna;
quiete,
calma,
riposo,
forse un sogno,
un sogno.
Autore: stefano medel
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Anche stasera, come tante altre, ormai, esco a far due passi, immerso nel profondo buio, capace di confondere i colori. vado per incontrar me stesso. Forse uno stupido gioco, forse la disperazione, di un'ultima speranza, che non vuol morire, lascio accese le luci, vana illusione che qualcuno, possa aspettarmi, che ci sia ancora lei, ad attendere il mio ritorno. Straordinaria la vita, malgrado tutto, dà tanto ed allo stesso modo, riesce a toglier tutto, il dolce miele si trasforma, nell'amaro fiele, dentro solo un vuoto, che non so colmare. Anche stasera, esco a far due passi, nella notte dove, tutto è grigio e nero, per incontrar me stesso, per trovare un nuovo giorno.
antonino8.pa
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ED ORA L’AUTUNNO…
Anche se lo stavi aspettando…
arriva sempre d’improvviso
il malinconico autunno
guardi l’addensarsi di nuvole nere
che di freddo e di pioggia sono foriere..
pensi alla nebbia .che. triste, opaca, ti si insinua nell’anima
già così’ stanca..
pensi che l’estate era solo ieri…
la splendida estate che non sapevi apprezzare
avevi il colore del sole sulla tua pelle…
come fronde lucidi e folti avevi i capelli,
il tuo sguardo era limpido,
era flessuoso il tuo passo.. come felino..
ED ORA L’AUTUNNO
Guardi le foglie. Lo splendore dei loro colori…
hanno indossato la veste più bella
per danzare nel vento, l’ultimo volo, prima di cadere, disfatte. al suolo.
guardi il profilo maestoso dei monti, con il sole alle spalle
e l’incanto di un tramonto rosso, sul mare…
E il sorriso dei tuoi nipotini..
quanto amore, a loro, puoi dare e quante cose devi ancora imparare!
Così pensi che non è finita, la tua lunga giornata… pensi che un bel tramonto, in autunno
è pur sempre un fantastico dono!
Autore: Armida.ve
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RESTIAMO COSI’
Anni trascorsi a rincorrere nelle pieghe della vita
momenti di semplice felicita’ …attimi condivisi
senza ferirsi per il dolore di un tormento che fa male.:.tutto
era semplice ,tutto era amore e passione…ora re-
stiamo cosi’ a guardare l’amore che ci resta, io e te
restiamo sorretti sullo stesso cuore:..in questa notte
infinita, le nostre mani , i nostri sguardi ancora
uniti , ancora liberi di esprimere un sentimento che non muore.
Autore: Luigi4lc7lc
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