Un giorno qualunque, al crepuscolo inatteso del tempo, al tenero e dolce risveglio di un arco che incanta……….
Ai pensieri vaganti che seguono la scia luminosa della luce dei lampioni, come se ogni passo portassero frettolosamente alla prossima luce per tenere sempre illuminato il cuore.
A quel mare un po’ dimenticato, quasi sconosciuto, disincantato e dormiente. Ma non so neanche ora quale voce dolce mi abbia poi svegliato, ed ad un tratto ho rivisto la felicita’ .
Ora malinconia strasformata in fantasia, ora luci lontane come colori che sussurrano parole d’amore.
Ad un volto sconosciuto desiderato da sempre, e a te, che ora mi vieni incontro, ma non so ancora dirti ti amo.
Autore: Luigi4lc7lc
Contributo di
, 7 maggio 2012 14:04.
Due versioni contrastanti del tuo scritto.! Il titolo significativo : Un giorno qualunque…. Puntini importanti per incominciare un discorso.Testo in prosa, testo in poesia( ?????)). Avevo letto il tuo “pezzo” in chat e l’avevo apprezzato molto, come faccio sempre per i tuoi scritti,che ritengo di una capacità comunicativa notevole e di una grande maestria nel presentare le tue emozioni. Luigi, qual è il tuo originale? Non possono essere entrambi, perchè non si possono neppure paragonare. Comunque ti rinnovo il mio apprezzamento e ti chiedo scusa se ti ho importunato
Tanto dolci quanto passionali i tuoi versi, Luigi. La felicità a portata di mano, dentro un sogno o chissà….nella fantasia di una realtà che fa parte del “crepuscolo inatteso del tempo” (bella definizione..).
Io, però, non ci vedo una doppia versione (poesia-prosa) e neppure ritrovo il contrasto tra una e l’altra ma ci vedo solo un semplice doppione dello stesso testo che differenzia esclusivamente nell’impostazione grafica. Scusatemi e se mi sbaglio correggetemi.
Proprio , ma non solo, l’impostazione grafica differenzia una prosa da una poesia : la prosa non è scritta in versi! La lettura di una prosa non può avvenire con la cadenza ritmica dei versi. Provate a leggere entrambe le versioni ad alta voce e sentirete la differenza .Luigi,non credo che tu abbia scritto le due versioni contemporanemente . Comunque il tuo scritto si legge con una leggerezza e una spontaneità estrema e piacevolissima.La mia non vuole essere una polemica, ma una mia semplice osservazione: anni fa , con Domenico, avevamo già avuto un chiarimento .
Ringrazio voi: E.Maria e Franci per i commenti,perche’ sapete leggermi nel cuore: La prima versione e’ quella che io ho scelto con la foto del personaggio solitario che cammina assorto nei suoi pensieri e da cui mi sono ispirato..La seconda, a me sconosciuta, dovrebbe essere un regalo gratuito, e da me apprezzato,da parte di Domenico che, con la solita maestria, ha dato un tocco di classe, quasi una cornice al testo.
Solo ora noto che le due versioni sono diventate una sola!!!!!!! Per cui sembra che i miei commenti siano ” campati in aria”! Mi fa piacere!
veramente una bella poesia,bravo luigi!