E mou belan,
non vedo più le vele ammainate,
la navi alla fonda nel mare grigio
che unito al cielo ancora più grigio
fa sembrare i tetti ancora più grigi.
Caligô,
nebbia grigia del mare che sale
nella maccaja e ci avvolge in un’aria
ovattata e triste ma nostra, solo nostra.
Spuma bianca di onde di spiagge deserte,
che bagnano sassi rotondi appiattiti dal tempo.
Uomini!!!!!
Avete nascosto il mare!
Formiche laboriose al suono di sirene
tra lampii e scintille d’acciaio si guardano tristi
Maccaja negli occhi, nel cuore.
Tralicci d’acciaio che svettono al cielo inermi
come piramidi nude, neri, silenziosi.
Un uomo li guarda e piange.
E mou belan, Genova muore!!!
Autore: Alfred
Note
belan= eufemismo genovese per non dire “belin”
considerato una parolaccia.
caligô = la nebbia che arriva dal mare
Maccaja= l’umidità di certe giornate di scirocco a Genova
Contributo di
, 6 marzo 2012 16:45.
tu hai descritto una giornata come oggi umida (maccaja) giorno pesante aspettando la tramontana che spassi le nuvole e Genova ritorna a spendere con il suo panorama mozza fiato.
Genova non muore mai ha la forza di rinascere come hai già visto con l’alluvione, il griggio di questo giorno si dimentica presto e nuove albe soleggiate ritornano a farci sorridere
La potrebbe musicare Paolo Conte…o se ci fosse ancora l’amato De Andrè
Colma di una immensa tristezza, ma traboccante di un infinito amore per la sua Genova, Alfred ci presenta una splendida ” cartolina in versi”, che ti afferra il cuore! Si sente il timore del nuovo, del futuro che possa danneggiare questa splendida città! Non sarà così,certamente cambierà , ma la sua bellezza rimarrà sempre.Bentornato, Alfred, con questa mirabile poesia.
ciao alf anke genova muore per quegli ke han mani prepotenti e cercan di arraffà il massimo pe apparire quel ke sono pavidi distruttori delle loro anime e attentatori degli animi fiorenti e onesti… io la interpreto così un po’ oltre a grigiore di umidità sospese fra cielo e terra cambio di stagione un passo avanti 2 indietro finkè spegneremo quelle costose caldaie e poi saremo avvoltolati dalle calure pestifere naturali