Poesie di Eldy

e mou belan

 

 

E mou belan,
non vedo più le vele ammainate,
la navi alla fonda nel mare grigio
che unito al cielo ancora più grigio
fa sembrare i tetti ancora più grigi.
Caligô,
nebbia grigia del mare che sale
nella maccaja e ci avvolge in un’aria
ovattata e triste ma nostra, solo nostra.
Spuma bianca di onde di spiagge deserte,
che bagnano sassi rotondi appiattiti dal tempo.
Uomini!!!!!
Avete nascosto il mare!
Formiche laboriose al suono di sirene
tra lampii e scintille d’acciaio si guardano tristi
Maccaja negli occhi, nel cuore.
Tralicci d’acciaio che svettono al cielo inermi
come piramidi nude, neri, silenziosi.
Un uomo li guarda e piange.
E mou belan, Genova muore!!!
Autore: Alfred 

Note
belan= eufemismo genovese per non dire “belin”

considerato una parolaccia.
caligô = la nebbia che arriva dal mare
Maccaja= l’umidità di certe giornate di scirocco a Genova
 

 

Contributo di admin, 6 marzo 2012 16:45.

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