Quando ho un po’ di tempo libero, e la giornata lo permette, mi prendo la bicicletta, la mia vecchia bicicletta curata e custodita da tanto tempo, e mi avventuro verso la campagna circostante. Vado in giro, tra quei viali , quei sentieri che si articolano e si sviluppano intorno alle risaie. Trasportata dai ricordi di un tempo. Già prima ancora che il mio viaggio abbia inizio, la mia mente vaga alla ricerca di quei luoghi, di quei posti particolari, dove, insieme alle mie compagne di giochi, di allora, ho trascorso la pagine più belle e le più indimenticabili della mia spensierata gioventù. Essa, con calcolata freddezza sviluppa, come se fossero delle chiare e nitide diapositive, i ricordi più belli, gli episodi più rappresentativi, i momenti migliori di una gioventù ormai andata. Creando l’illusione che stessi nuovamente rivivendo, alla stesso modo, alla stessa maniera, gli stessi momenti di quel periodo così bello e spensierato. Infatti, queste immagini si susseguono ad un ritmo incalzante, si mescolano e si confondono con questa natura circostante che, dentro me, continua a fare da contorno, trasmettendomi delle intense e meravigliose sensazioni di piacere,che mi accompagnano per tutto il mio viaggio. So,perfettamente. che tutto ciò è frutto della mia immaginazione. So, perfettamente, che di quel tempo è rimasto ben poca cosa. So, già da tanto tempo, che il paesaggio tutt’attorno è stato trasformato dalla mano dell’uomo. Gli alberi , i rovi, le siepi , i fiori e tutto ciò che cresceva libero, lungo quei sentieri di campagna, non c’è più . Essi hanno fatto posto alle larghe carreggiate, per far circolare gli automezzi industriali che servono alle risaii. Di tutto ci hanno spogliati, ci hanno resi orfani di quanto la natura, nel suo naturale sviluppo, ci aveva regalato. Ma, le sensazioni, le emozioni che mi avvolgono quando percorro questi viali, quelli no, quelli non potrà mai rubarmeli nessuno, quelli sono solo miei , e tali resteranno per sempre. E quando ho voglia di riviverli e le condizioni del tempo lo permettono, non mi lascio scappare l’occasione. Allora, mi prendo la mia vecchi bicicletta e mi allontano dalla città dei veleni, del caos che opprime e fa morire, e m’incammino su per quei viali che portano al mio paese natio , Rivivendo e godendo, dentro me, di quei magici momenti che tutto questo sa regalarmi. Sentendomi, finalmente, soddisfatta e appagata per essere stata…. abbastanza fortunata……..
Autore:giovanna.vc
Contributo di
, 31 luglio 2011 04:30.
ciao giovanna, la mano dell’uomo?..si modifica, ma non potra mai aggire nei nostri riccordi, sognare,pensare,rivivere, aiuta a essere sempre giovani. e quando puoi una bella pedalata fa bene al corpo e lo spirito. ciao a presto
Il paesaggio muta come mutiamo noi, ma il nostro cervello e come la libreia, conserva i ricordi come gli abbiamo vissuti. Ma tu adesso continua a mettere schede in quell’archivio fatto di ricordi.Ciao al tuo prossimo racconto.
A Roberta ,e Marco ,appena posso una bella pedalata tra i ricordi ,non me la leva nessuno ,,così l’archivio si arricchisce ,Grazie amici ,,
che bei ricordi hai suscitato in me Giovanna, anche io quando potevo andare in bicicletta facevo delle belle passeggiate tra boschi e campi,
grazie di avermi ricordato quei bei momenti.
il mondo cambia i boschi diventano sempre meno e avanza il cemento sta
a noi salvaguardare la natura passeggiando in bicicletta ed io a piedi
Che bella pagina di vita vissuta, cara Giovanna!!! C’è chi dice che i ricordi, quelli belli intendo, siano lì, custoditi nella nostra mente e nel nostro cuore, pronti ad essere usati, in modo effimero, per esorcizzare i momenti meno belli della nostra vita … sarà anche così, ma quanto bene ci fanno! Lasciamo ad essi il compito di confortarci e accarezzare il nostro intimo, allontanando, anche se per poco, i pensieri tristi! Buona vita … sempre, cara Gio’!
Grazie ,a tutti ,x le belle parole ,,