Non siamo uguali, io e te,
non vedi il diverso colore della pelle?
Anche se siamo stati concepiti
entrambi allo stesso modo.
Non siamo uguali, io e te,
il nostro Credo religioso è differente,
anche se entrambi apparteniamo
a dottrine con simili insegnamenti.
Non siamo uguali, io e te,
apparteniamo a culture differenti,
anche se proveniamo, entrambi,
da grandi civiltà passate.
Non siamo uguali, io e te,
non riusciamo a capirci
per la diversità di idiomi,
anche se le parole non sempre servono.
No, non siamo proprio
uguali, io e te,
non vedi quanto
è grande la mia stupidità.
autore:antonino8.pa
Contributo di
, 27 febbraio 2011 05:02.
molto bella la tua poesia antonino .Con grande semplicità hai voluto mettere in evidenza il problema della discriminazione razziale che ancora oggi è presente nel nostro paese.Mi è piaciuta molto la conclusione nella quale si evince quanto sia grande la stupidità umana nel non rendersi conto che nè il colore della pelle,nè il credo,nè la lingua rendono diverse le persone.Bravo
Antonino, una poesia che riguarda un tema di grande attualità. Anche la scienza , attraverso lo studio del DNA, ha stabilito che le razze dal punto di vista genetico non esistono: i tratti somatici differenti sono la risultante di un adattamento evolutivo, finalizzato alla conservazione della specie in un dato contesto geografico. Dunque le differenze sono soprattutto di tipo culturale e pertanto diversi siamo tutti, poichè ogni etnia si connota per linguaggio, religione, cultura.
Essere “diversi” ma andarsi incontro, arricchirsi culturalmente attraverso l’apertura mentale, il rispetto delle reciproche differenze.
Il linguaggio universale, in fondo, è quello dell’amore, inteso come accettazione e condivisione delle regole che permettono la convivenza civile. Un progetto irrealizzabile??? Bisogna almeno incominciare..
Bravo Antonino, hai posto in evidenza con il tuo lavoro, un argomento scottante..