NUVOLE
Distesa sull’erba col naso all’insù
Osservo le nuvole
Come zucchero a velo sospese nell’aria,
galoppano,si rincorrono.
Nell’immensità azzurra
Soffici batuffoli di cotone
Dalle mille forme.
La fantasia mi porta lontano
Vedo immagini goffe.
Osservo.
Ecco,
distinguo un gattino
Poi,un colpo di vento le scompiglia
Ecco,
ora c’è un bambino,un orsetto.
Le nuvole bianche
Nell’immensità del cielo
Stuzzicano la mia fantasia .
Un raggio di sole spunta fra esse
Un raggio dai mille colori mi abbaglia.
Mi desta da questo rincorrere,
da questo fantasticare.
Lì distesa sull’erba
Ricordi di bambina affiorano in me.
Ricordi di un tempo che fu
Ricordi che non tramontato mai
Autore: Maurizia
Contributo di
, 2 febbraio 2011 18:54.
Molto significativa la tua poesia Maurizia ,le nuvole fanno parte del nostro immaginario ,quando le guardi mille ricordi ti si affollano nella mente .E’ quasi ritornar bambini quando col nasino all’insù ti creavi i personaggi che più ti facevano piacere.Brava
soprattotto quando cè vento le nuvole spostandosi creano delle bellissime immagini, e non solo quando si e giovanissimi.
Murizia prova a riguardare ancora le nuvole , dalla tua tenera età a oggi non e cambiato niente . le forme che ci inventiamo guardando le nuvole sono le nostre fantasie giovanile che poi da adulti delle volte diventano realtà…!!!
Le nuvole sono come i nostri pensieri, anche quando non si vedono, perchè è notte, esistono. Possiamo farle diventare di panna montata quando siamo positivi, oppure di lacrime quando soffriamo e ci piove addosso ghiaccio. Maurizia, tu cerca sempre “quel” raggio di sole che, comunque spunta sempre tra di esse.
Ciao, bella composizione. Un abbraccio.
E’ bello rivivere le emozioni, e tu sei stata brava a descriverle BRAVA MARIZIA.
Quante fantasie osservando le nuvole che leggere si muovono lassù ,dove vorremmo alzarci per toccarle , immergerci nella loro sofficità e sognare. Mi è capitato spesso di osservarle, ma non avrei saputo descriverle ed esprimere i sentimenti che mi hanno risvegliato, con i deliziosi versi che tu hai scritto. Brava, Maurizia