Un manto bianco copre il terreno,
le mie orme macchiano quel colore pulito,
è candido, è puro, i miei pensieri
vorrei che fossero così, belli,
candidi e puri di ogni bellezza che
ho conosciuto, guardo dietro di me
le orme delle mie scarpe che rimangono
come il lavoro che si è fatto nelle vita,
ma queste orme svaniscono con il caldo,
il bene che si è fatto rimarrà per sempre,
dimentichiamo il bene e ricordiamo
il male che si è fatto.
Ecco si scioglie la neve
le mie orme non esistono più,
ma restano le impronte del mio passaggio,
sarà stato bello e vincente,
o brutto e perdente?
RICORDIAMOCI DEL MALE FATTO E NON DEL BENE
autore:lorenzo3.an
Contributo di
, 4 dicembre 2010 04:28.
Lorenzo, significativa la similitudine tra la neve candida e la purezza di cuore che rimanda al bene che nel corso della nostra esistenza riusciamo a compiere. La consapevolezza del nostro agire positivo ci dà la forza per accettare le nostre debolezze, e con esse qualche parte oscura di noi.Accogliere non significa però giustificare, ma casomai rafforzare l’impegno e la determinazione a mettere in campo le nostre energie migliori per lasciare dietro di noi il ricordo di un passaggio significativo. Se in noi la radice dell’amore inteso in senso lato è robusta, da tale radice non potrà che derivare benevolenza e rispetto per gli altri.Io in questo credo profondamente.Grazie,Lorenzo
Ciao Lorenzo sono una persona di grande fede cattolica e ti assicuro che la tua poesia mi ha dato grande gioia perchè il rappoto neve(candore,bontà d’animo)cuore camminano di pari passo.Sono una persona che ha interiorizzato i valori dell’amore ,della disponibilità , dell’aiuto ai meno fortunati ,per cui ho risposto sempre si quando qualcuno ha chiesto il mio intervento e ti assicuro che sono stata felice e orgogliosa di farlo ma non ho mai pensato che il bene fatto agli altri sia stato dimenticato perchè ogni volta che ho guardato imdietro insieme alle mie orme c’erano anche quelle di Dio che mi era vicino.Un abbraccio