Giocavo con i miei ricordi
Li mettevo infila, uno dietro l’altro
Scrivevo loro accanto un’impressione
Poche lacrime e un unico sorriso,
e sempre una serie di emozioni .
Accarezzavo languidamente
i pensieri dolci di una volta
perfino quelli frutto di follia.
Ricordi perduti per illusorie realtà,
pensieri colpevolmente abbandonati
Dietro pur esitata risposta
Al richiamo di chiara ipocrisia.
Per falso ideale fu grande la ferita
Irraggiungibile la grande avventura.
Con chiara sciocca presunzione
Tentavo di aprire cuore e mente
Di una magica Fata deliziosa.
Forse fu pretesa spudorata,
tiepida, morbida pazzia
o ingenua ricerca dell’amore.
Oggi gioco ancora coi ricordi
Ma più non vivo il fascino di un sogno
Né rincorro chimere o utopie,
li metto in fila uno dietro l’altro
ma senza più una lacrima
li accompagna solo un gran sorriso.
Contributo di
, 14 dicembre 2010 00:23.
Ricordi, giochi del passato che ritornano alla mente, a volte piacevoli a volte no, ma ritornano, rimbalzano e vanno via di nuovo, poi ritornano ancora. E un gioco a nascondino e noi andiamo a scovarli ma cerchiamo di portare alla luce quelli belli e dimenticare quelli brutti. Bravo Flavio hai fatto una poesia con i giohi dei ricordi.
Flavio carissimo, sembra di vederti: Tu che giochi con intorno tutti i tuoi ricordi,li metti in fila come soldatini di latta o li sfogli come pagine di un album fotografico.
Non bussano mai i ricordi, non si fanno preannunciare, spuntano all’improvviso, in qualsiasi momento…e sono come le ciliegie: uno tira l’altro, e ci riportano in vita pezzi della nostra storia.
E’ molto bello il tuo atteggiamento verso di loro, tu conscio e pago del tuo presente hai con loro un rapporto sereno, un riguardarli distaccato. Non sono ancoraggi, surrogati di realtà, e così per qualcuno sgorga una lacrima, per altri comprensione, per altri ancora un velato rimprovero o un rimpianto a increspare lo sguardo…ma per tutti un amorevole sorriso quasi fosse una carezza consolatoria.
Solo un appunto: MAI rinunciare alla magia di un sogno!
Come al solito mirabile il tuo stile..Bravissimo!!!
Flavio purtroppo è la prima volta che leggo un tuo scritto,dico purtroppo perchè se altre tue poesie emozionano come questa allora mi sono persa tanto……Di solito i ricordi del tempo passato ci portano sempre malinconia e tristezza in quanto le cose belle che hai fatto vorresti rifarle e quelle brutte invece vorresti rimuoverle definitivamente.comunque ciò che conta ,secondo me ,è tenere sempre vivi i ricordi che ci parlano della nostra adolescenza,della nostra giovinezza ,dei primi innamoramenti e delle follie che commesse senza rendercene conto .Auguri
Rimembranze, lontane, sfumate, rivisitate, piacevoli, corroboranti, anche ipocrite, costellano la nostra esistenza e ce la presentano come un film già visto , ma corretto da un regista incontentabile e voglioso di rappresentare fatti ed episodi con attori che spesso ricordano come il loro cuore desidera. Come dici tu, Flavio, “ chimere od utopie” ? Non so, lasciamo i ricordi ammantati da un velo di malinconia o di sicurezza, o, meglio ancora, come l’umore del momento ci consiglia di giudicarli. Non lasciamo che essi condizionino il nostro presente o il nostro futuro, perchè ormai sono il passato assoluto! Come sempre, leggo sempre i tuoi versi con molto piacere ed ammirazione. Ciao