Correre, Correre Sempre
Correre, correre sempre più forte
per non restare indietro.
Allora vai correndo per afferrare
tutto ciò che c’è da prendere,
corri in questa modo forsennato
per non essere schiacciato.
Tutto sfreccia così velocemente
davanti a te che devi guardare
attentamente per non farti travolgere,
tra l’indifferenza della gente
Allora corri per arrivare in tempo,
ma sopraggiunge l’affanno e
sempre più stanco arriverai.
Vorrei capire finalmente,
ma con chi ce l’hai questo appuntamento?
Come mai corri così tanto,
da non riuscire a trovare
il tempo nemmeno per pensare,
e se continuerai così cosa ti rimane?
Fammi capire se vuoi vivere e gioire,
ma se non cambierai così potrai solo morire.
Guardi dal finestrino
e non vedi niente è troppo veloce la tua corsa.
Allora suoni il campanello,
finalmente vuoi scendere.
Autista, per favore, fammi scendere,
gridi, voglio andare col mio passo,
voglio, finalmente,
ragionare con la mia mente
e vedere con i miei occhi
tutte quelle cose belle,
create per essere osservate
e per essere gustate,
e mi auguro di arrivare veramente in tempo,
prima che tutto sia distrutto
Ma quando ci renderemo conto di tutto questo,
speriamo non sia troppo tardi!
autore:domè
Contributo di
, 1 agosto 2010 14:49.
CORRERE CORRERE SEMPRE
Lo stile essenziale, il ritmo incalzante dei tuoi versi, rafforzano il concetto del tempo per vivere pienamente che ci è stato sottratto.
La nostra vita di corsa: esistenze scandite da tempi oggettivi, misurabili, che non coincidono più con i nostri bisogni interiori.Abbiamo sviluppato così una sorta di “cecità”: guardiamo senza vedere perchè non possiamo cogliere la realtà che ci circonda in tutta la sua pienezza. Molti elementi ci sfuggono non avendo la possibilità di fermarci a riflettere.
Il tempo vissuto è, invece, quello più denso di significati perchè è un tempo interiore in cui l’io vive il presente e lo integra con il passsato, elabora le emozioni.
E’ uno spazio spirituale perciò ricco di pensieri, in cui ritorniamo in contatto con la parte più autentica di noi; quella che non sa contare ma sa gioire, riesce a meravigliarsi, sa ascoltare il palpito vitale dell’anima.
Questo è il tempo che sarebbe necessario recuperare per ritornare a sentirci vivi, soprattutto liberi.
Domenico, ti ringrazio davvero per la riflessione che la tua significativa poesia ha saputo stimolare in me.
.