L’ora della cena, nella grande tenda, tutti in fila col le gamelle in mano, posate, tovagliolo..un pezzo di pane..svilano davanti agl scheff di turno, nessuno parla, divise e anfibi impolverati, visi tirati, sguardi tesi..pensieri che volano confusi.. . Il silenzio è sovrano ma strano in una mensa affollata, dove di solito si ride e si scherza, si scambiano battute.. . Nessuno parla, siamo quasi alla fine di una lunga giornata, una dura e tragica giornata..qualcuno non è rientrato alla base,e non tornerà mai più..è saltato in aria, coi sui sogni le sue speranze, i suoi amori.. . In camerata la branda è vuota, c’è qualche foto attaccata..ma nessuno guarda..fa impressione..è strano per un soldato provare queste emozione, nessuno guarda..ma pensa..rivive l’ultima battuta scambiata , rivive le cose dette.. .E’ l’ultima missione, l’ho promesso a mia moglie, fra un mese sarò padre.. . Azz ho fatto una fila kilometrica per telefonare ai miei vecchi, se non mi sentono sono in pensiero.. . Quelle frasi riecheggiano nella mente.., li senti ,sono dentro di te,pesano come un macigno..ma non osi guardare quella branda vuota, quello zaino ordinatamente appeso.. dentro hai la rabbia, la sabbia in gola di un paese che non è il tuo, ma dove hanno bisogno di te.. . Stanco ti distendi nella tua branda, occhi sbarrati nel vuoto,pensi,ti chiedi cosa ha provato in quell’istante chi non tornerà mai più.. te lo chiedi..anche se sai la risposta.. . La vita è finita, si è chiusa in un attimo, nel fragore di un boato in mezzo ad un lampo di luce abbagliante.. che ha fatto a pezzi il lince..neanche il tempo di rendesene conto.. neanche il tempo di reagire ad un cosi vile attacco..la vita si è chiusa.. coi tuoi sogni le tue speranze i tuoi amori.. Pensi e qualcosa scivola rigando il viso..hai appena telefonato ai tuoi cari, li in Italia.. gli hai detto sto bene, va tutto bene , state tranquilli.. ,non hai fatto alcun accenno al dolore che ti lacera dentro.. non hai detto che fra un paio d’ore salirai su un’altro lince..e percorrerai la stessa strada maledetta.. . Non hai detto.. che hai paura, come tutti gli esseri umani, paura di morire, lo sa solo il tuo cuore..come sa che quella è la vita che hai scelto..il tuo lavoro..portare pace anche a costo di morire.
Autore.francesco.pv
Contributo di
, 20 maggio 2010 14:06.
E dopo la tragedia? Questo scritto si può considerare il seguito di ciò cui noi non pensiamo quasi mai. Che fanno i commilitoni di quei ragazzi che ” nel fragore di un boato” sono volati in cielo ? Francesco, tu lo sai, tu l’hai visto,lo hai provato e ce lo dici.Silenzio, commozione ,rabbia, sguardi timidi alla branda vuota e umana paura!Pensieri alla tua famiglia,pudore del dolore che provi ,promesse che non tutti possono mantenere.Anche i soldati, sotto il loro aspetto così marziale, forte , che ci dà sicurezza sono figli nostri, teneri, e a volte fragili.Francesco ti ringrazio per questa tua ” quasi confessione”
frncesco7 rileggo spesso i tuoi scritti mi fanno tremare il cuore .inostri militari che sono in missione sanno bene come te che cosa vuol dire essere in terre straniere lontani dalle famiglie. lo sanno le mamme e le moglie che i loro ragazzi non sono piu’ tornati..nasiryah iraq 2003-2013 quante giovane vite x la pace ma dove è questa pace? le vustre vite in bilico e le nostre paure spero x un futuro migliore.graziex il vostro coraggioe alto senso del dovere. ciao
*ciao Francesco7*mi ritrovo anche oggi a rileggere i tuoi scrtti,,e come sempre la tua tristezza,,è la mia,,Siete soldati senza guerra ma con il senso del dovere molto alto,,posso solo pregare,,O Signore, Padre misericordioso,sostieni questi ragazzi e le loro famiglie,facendo tesoro,della loro volonta’ x aiutare chi ha bisogno,sostienili nelle difficolta’di tutti i giorni,Ti prego Guidali TU,,Amen,,