Poesie di Eldy

Giornata di pioggia.

pioggia

Sono seduta davanti alla finestra
Guardo fuori
Piove.
In una giornata uggiosa fredda
Divento triste.
Cerco qualcosa da fare
Ma la volontà me lo impedisce.
Mi lascio cullare da questi sentimenti
Questa tristezza si impadronisce di me
Mi pervade.
Seduta ,
La mente assente,
Vorrei galoppare con la fantasia,
Rincorrere ricordi sereni
Ma, una mente stanca un po’ delusa,
si abbandona a se stessa.
La pioggia continua a cadere
Picchiettando sui vetri appannati
I pensieri sono lontani
Grigi come le nuvole nel cielo.
La giornata scorre così lenta
Fino all’imbrunire.
Sperando che l’indomani col sole
Tutto risplenda
Anche l’umore.
autore:maurizia 04.17.10

Questa poesia è stata scritta da admin, il 17 aprile 2010 at 20:35, nella categoria: maurizia.vi. Lascia un tuo commento qui



LA PACE

la-spiaggia1

 Come è bello vedere un mare calmo,
le sue onde che mi trasportano,
lasciando una scia luminosa,
i pesci che mi seguono sono colorati,
argenti, blu rossi, sono loro che
mi seguono e danno al mio cammino
la forza di reagire alle onde alte,
che stanno arrivando da lontano,
vogliono prendermi ciò che di più bello ho,
l’amore della mia vita, il sogno
che mi tiene aggrappato a ciò che amo.
Il mare è calmo nella mia mente,
mi lascio cullare dal suo movimento
mi lascio dondolare dalle note
racchiuse in quella radio che
mi da il sorriso, la felicità,
la speranza che un suono
arrivi a chi il cuore duro ha,
meglio non sentire ciò che si ama?
O dimenticare il suono della sua voce,
del suo respiro, l’onda mi trasporta
dove lei sta, mi fa sentire il suono
della radio e la sua voce supera
la musica. Mi chiama da lontano,
mentre mi allontano da lei, per adesso,
mi sembra che lei non mi prenderà.
Lei la signora “M”che non si pronuncia.
Autore:lorenzo3.an

Questa poesia è stata scritta da admin, il at 16:07, nella categoria: lorenzo3.an. Lascia un tuo commento qui



A MIA MADRE

Seduta davanti alla finestra
ti godi la penombra,
la luce ormai ti è nemica.
Fuori è primavera:dovunque suoni, rumori, vociare
di bambini che giocano in giardino.
La vita scorre intorno a te e mostra
arcobaleno di smaglianti colori.
Con le tue membra ormai stanche attraversi
senza emozioni lunghe giornate tutte uguali.
I tuoi pensieri volano come farfalle notturne
alla ricerca di un passato che non ritorna.
La tenera allegria che riempiva la nostra casa, era per me
abbraccio di tralci di orchidee, spumeggiante,
profumata mimosa.
Osservo il tuo sguardo.
I tuoi occhi verdi in cui un tempo mi specchiavo,
annunciavano tenerezze al mio ritorno.
Ora mi raccontano paure che non vorrei vedere,
dolori che non vorrei provare.
Cosa è mai la vita?
Come meteore che attraversano un cielo nero,
siamo immersi nel mistero
e ad esso ci dobbiamo abbandonare.
Parabole di domande inespresse o inascoltate
che tracciano la nostra esistenza.
Cosa ci salva se non la capacità di donare,
il bisogno di comprendere, di consolare?
Lascia dunque che il mio amore occupi
lo spazio delle tue malinconie.
Lasciati amare anche adesso, così come sei.
Sono io che ho bisogno di te, ancora.
 
autore:silvana ponte

Questa poesia è stata scritta da admin, il at 15:13, nella categoria: altri autori. Lascia un tuo commento qui



FUTURO ?

Come si può essere cosi sordi al dolore di tante piccole anime, tante piccole fiammelle che sotto i nostri sguardi assenti si spengono al vento dell’odio, dell’avidità, dell’egoismo umano.
Come si può essere tanto ciechi da non vedere uomini che, spinti da innato odio, riversano la loro violenza su donne, calpestandole nell’anima e nel corpo, donne alle quali si deve l’esistenza.
Quanta grettezza nel giudicare solo in base al colore, alla religione o in base a qualche altra nostra stupidità, senza rendersi conto, nella piccolezza, che proprio la diversità degli altri, che fa tanto paura, è invece la grande ricchezza.
Spero che non possa essere questo il nostro mondo, il nostro futuro.
 
autore:antonino5.PA
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Questa poesia è stata scritta da admin, il at 15:01, nella categoria: altri autori. Lascia un tuo commento qui



Incontro Poesia scritta da robertadegliangeli

assisi

Assisi posto incantato,
dove  gli amici ho incontrato
da virtuali a reali
il gioco e continuato
si scherzava, si rideva,
il collegamento è iniziato
“50” 
Eran insieme a noi,
con domande e simpatia .
Le risate, l’allegria.
Salutandoci, siamo andati via.
Due giorni è durato
a casa e continuato .
Poche ore son passate
prima cosa, a casa
accendere il pc
incontrarci ancora qui.
Autore :robbi

    

Questa poesia è stata scritta da admin, il 16 aprile 2010 at 20:06, nella categoria: robertadegliangeli. Lascia un tuo commento qui



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