Di nuovo in volo
Notte di pece senza luna nè stelle.
Solo fragore assordante di tuoni e
luce abbagliante di lampi.
Folate di vento del nord, violente e fredde,
mi schiaffeggiano come insulti,
scrosci di pioggia sferzanti sulla mia pelle simili a fruste,
cristalli di ghiaccio nelle mie vene,
squarci nel cielo e nella mia anima,
inquietanti figure appaiono in un gioco di luce e ombra.
Io farfalla impaurita, frastornata,ferita
sono in mezzo al vortice.
Piango, prego e spero che finisca subito ma,
la tempesta ha il suo tempo.
Non chiudo gli occhi, guardo in faccia il mio dolore,
quasi lo voglio, adesso è un tutt’uno con me.
E’ facile soccombere, la lotta è impari,
voler morire, sembra la sola via…
Giù, giù fino all’inferno, poi
solo buio,notte,sonno,oblìo…
Rannicchiata, stremata, stropicciata…
il nuovo giorno mi trova così.
La luce rosa della nuova alba con
i suoi raggi d’oro, come ragnatela di seta,
seducente mi abbraccia, asciuga le mie ferite,
lucida le mie piume.
Zefiri complici penetrano nel filo dei miei pensieri,
rivitalizzano le membra,portando dolcemente
aria fresca ai miei respiri,
rinata forza, energia, magici incantesimi,
scintille di creazione alle mie ali.
Mi stiracchio e una nuova linfa di vita è in me.
Vedo sbocciare le viole
sento il loro profumo, mi riprendo la vita,
sono di nuovo in volo.
Adesso non è solo speranza, è certezza….
è passata.
autore:semplice
Contributo di
, 11 marzo 2010 20:08.
Bellissima,mi fa venire i brividi.Complimenti!!!!
Nd, un po’ anonimo, non dichiarato? Forse ! La tua poesia dimostra chiaramente una forte dimestichezza nello scrivere , in tutti i sensi letterari. Non si può dire che : molto, molto buona!SVELATI e ti faremo i complimenti!!
Quando conosci e vivi il dolore, ti meravigli che ancora ti appartieni, eri tu e non un altro ad essere sbattuto tra gli scogli del tempo.
Carissima amica ,non posso che dirti grazie per quello che ci ha lasciato è, semplicemente, qualcosa di favoloso, vengono i brividi a leggerla, Devo dirti che l’ho letta tutta d’un fiato ripetutamente,facendo rimbombare quelle bellissime note , cercando di memorizzarli e sentirli più mie. Bello e turbolento il suo scorrere fino alla fine .È in continua evoluzione fino alla sospirata conclusione di questo continuo tormento, Dai un immagine bellissima, seppur di dolore , cambiando continuamente scene dove, in qualche momento ,ti trovi nella disperazione più totale adagiandoti, quasi a pregare che questo dolore possa continuare perché, in esso è come se cercassi la giusta punizione .Ma, ecco che, il filo di speranza, quello che ci lega e ci fa vedere la luce anche nel buio più totale , che ,in fondo, non ti mai abbandonato porta nuova linfa ,nuova aria e il tuo cammino finalmente riprende in salita, come, d’altronde è in tutte le tempeste di vita ,che finita la sfuriata del primo momento piano piano si torna alla calma .Complimenti , sei brava veramente ,non lasciarci solo con questa ,riproponiti ancora, siamo ben lieti di continuare a leggerti
L’emozione che mi ha invaso quando ho terminato la lettura di queste righe e indescrivibile mia cara amica,sono rimasta senza fiato,come dopo una corsa sulla spiaggia ,stanca ma felice ,quasi una cosa sola con tutto cio che mi circondava Il ritmo e’ incalzante,le parole si susseguono con armonia e scorrevolezza regalando attimi veri di sensazioni unicheQuesta rinascita alla vita frutto di un grande dolore e’ la speranza che ognuno di noi ha nel cuore,che va cercando ogni volta dopo una grande prova che la vita ti da Siamo consapevolo che cio nn sempre avviene ,ma siamo altrettanto fiduciosi e le tue parole sono un inno di speranza in tal senso Molto bella ,veramente bravissima
Cosa posso dire a commento di una composizione di tale profonda sensibilità; non lo so; sono disarmato; ma ci provo anche se sono dell’avviso che non bastano le parole a riconoscere i meriti che ti spettano.
Esprimi passioni con frasi brevi ed incisive; fai nascere profonde emozioni ispirate da sentimenti di sconforto rapidamente fugate da benevola dolce aura ristoratrice, novella catarsi in soccorso di spirito inquieto.
Poetica romantica la tua che ricorda la fragilità dell’uomo di fronte alle sue paure, ai suoi dubbi che, come diceva un grande del passato, “per molto ti fanno vivere al buio e che poi però ci si risveglia all’improvviso” e si comincia a vivere con acquistata fiducia. E sappiamo che questo può avvenire solamente quando possiamo lasciarci prendere per mano e farci guidare da forme espressive come la tua dove termini travolgenti e passionali narrano che la vita non esprime solo dolori e incertezze, non solo l’eterno dramma umano ma anche speranza e fiducia verso il superamento del ritmo frenetico attuale e andare verso quella sensibilità, quell’equilibrio e quell’armonia che sono in grado di offrirci le occasioni per affrontare con decisione e consapevolezza le vicende che ci pone di fronte la realtà attuale.
Naturalmente saremo capaci di superare ogni ostacolo se potremo sempre essere accompagnati e confortati da versi come quelli che tu ci hai appena donato.
Non ti dico che sei brava e grande perché penso che tu già lo sappia, come anche ho letto nei commenti dove di hanno riservato una serie di consensi che hanno ancor più rafforzato la mia convinzione.
Ti lascio un ammirato saluto con la speranza di poter gustare ancora tue composizioni e magari poter dialogare assieme presto in Eldy.
Grazie amica/co poeta.
Flavio
Cari amici, grazie…troppo buoni!
Sono contenta di essere riuscita a trasmettere un’emozione e un messaggio di positività. Il dolore (lutto, malattia, delusione, sconfitta,abbandono, etc..) lo conosciamo tutti, non è un mostro più terrificante di altri,fa parte della nostra umana condizione,ed è una bella scoperta verificare quanto ci fortifichi e dia senso e sapore alla vita, d’altronde è ineluttabile provarne, nessuno ne è immune. Avete mai
provato quella specialissima sensazione di benessere ed euforia, uscendo fuori in un giorno di primavera, dopo un lungo periodo chiusi in casa per malattia? L’azzurro del cielo non vi è sembrato mai così azzurro, come la vividezza di tutti i colori,rimanendo storditi dall’ebbrezza dei profumi e dall’emozione dei sorrisi e degli abbracci,ci si vorrebbe ubriacare di vita. Il dolore come la grande gioia sono fertilizzanti per il nostro pensiero.
Io personalmente ho una formula, non esorcizzo la sofferenza, mi lascio attraversare, mi percepisco, mi leggo, mi ascolto.
Non metto la testa sotto la sabbia, nè minimizzo “sbareandomi” (come si dice simpaticamente da qualche parte). Quando mi succede, io mi spalmo del mio dolore, ci rotolo in esso, bevo fino all’ultima goccia il suo veleno,( non per masochismo) solo quando il calice sarà vuoto l’avrò sconfitto e non rischio di vedermelo spuntare come un fantasma tra le pieghe del mio cuore e mente, magari in un momento di distrazione, pronto a procurarmi nuovo tormento. E’ a quel punto che mi “riacchiappo”la vita e la gioia d’esistere,e…, già domani potrò considerarlo o pensarlo con comprensione e quasi tenerezza. E’ la forza della vita che reclama il suo posto da “prima donna”, anche se per un pò ci siamo dimenticati di lei.
Un grazie specialissimo a Domenico e ancora una cortesia, puoi tranquillamente togliere quel n.d. sostitituendolo con il mio nik: Semplice.
Semplice , poche parole , tanta ammirazione per te.! Ti avevo apprezzata quando frequentavi Eldy,ed ora sono PIU che dello stesso parere. Rimanendo, solo ,nel mio ruolo di commentatrice di versi ti dico che la tua poesia , come ho già espresso nel mio parere precedente,è di una beltà assoluta ; nel ruolo umano tocca ottimismi, angosce e difficoltà ,per fortuna ,sormontabili.Ti abbraccio
Bella poesia, che fa molto riflettere.
La vita non sempre ci regala il meglio, anzi.
ma che bello che è questo nostro attaccamento all’ unica … vita che abbiamo!