Celarsi nei pensieri tristi, eventi sfortunati di un destino avverso che mi perseguita.
D’un tratto cessai nel mio lavoro,
per inoltrarmi in una rilassante camminata, ha scrivere queste due righe
per non scordar le parole che mi passavano nella mente.
Mentre rimembravo in ciò, mi trovai al mio rifugio,
li tengo i miei segreti dove nessun può toccare.
Recandomi a sedere in un ceppo di albero,
pensavo e riflettevo su ciò mi balenava dentro.
Rattristato dai miei pensieri, non riuscivo a captare il significato.
Confuso e deluso tolgo la mente in tutto,
guardando fuori dal rifugio lo sguardo intravede tre esemplari di caprioli
che passavano per la loro strada poi soffermandosi, io stupito di ciò osservavo
la tranquillità in loro di brucare l’erba.
Il mio pensiero cominciò ha vagliare certi pensieri per toglierli dalla mente,
per trovar la giusta serenità.
Perplesso tornavo in me ascoltando i rumori che non sentivo prima,
vedere ciò che non riuscivo più scrutare.
Allora pensando mi chiedevo:
” Per trovare un poco di tranquillità, come è bello anche poche ore ma serene qui al mio rifugio.”
Autore: Andrea Setti ” Pesa “ 04/09/2009
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Un cuore ferito dalla vita
ha già lasciato
la voglia di essere felice ancora
spera ma non si illude
conosce la sofferenza
ci è passato dentro
sa che in ogni momento
potrebbe tornare ad essere felice
il battito può accellerare, rallentare
secondo la gioia provata….
.Autore: ROBBI
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Io sono l’acqua
che scorro lenta nel fiume,
arrivo alla foce
che con forza
mi butta in mare.
E cavalcando le sue grandi onde
arrivo velocemente a riva
mentre il sole del giorno
mi asciuga goccia per goccia,
e io poi cadendo come pioggia,
mi rifaccio ogni volta
lo stesso percorso
da sempre.
Autore: Isi
questa poesia è stata scritta da una giovane autrice, Isi di 10 anni, che la dedica a tutti gli Eldyani!
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Notte
E’ notte, e posso volare…
Amo la notte per le ali che mi dona…
La notte mi trasforma, suggerisce dolci frasi e crea
stupendi sogni alla mia mente…
A me la notte ha portato te, e tu eri tutto ciò che io non potevo
immaginare di volere.
Di notte abbiamo parlato… alcune volte abbiamo sussurrato, perché certe
frasi fossero solo nostre…..
Abbiamo aspettato l’alba, per lasciarci… perché tutti i sogni all’alba
svaniscono…
Ti ho immaginato tanto, prima di sapere che veramente esistevi… e la
notte ti vestiva di mistero, e di bellezza infinita nei miei pensieri…
La notte ha visto nascere parole svanite, poi, nei tuoi sogni…
ha dato voce al tuo cuore, che per ore e ore mi ha parlato…
La notte mi ha donato il Sole, quel Sole che ci ha fatto unire cosi` dolcemente tante volte…
La notte ha dato luce alle stelle, a più di mille stelle che come occhi ci hanno
guardato e che sono state partecipe di ciò` che succedeva attorno a noi…..
Io amo la notte e amo il giorno…..
La notte perché ti ho amato, e tu hai amato me…
hai sussurrato il mio nome, ed io il tuo…
Il giorno lo amo perché` mi fa sognare Te ad occhi aperti, in ogni suo momento…
Amo la notte perché è fatta di sogni,
e Tu sei il mio sogno…
Amo la notte perché è fatta di abbracci, di quegli abbracci che ancora sento
sulla mia pelle…
Il solo pensiero mi fa rabbrividire…e…il Sole con il suo calore mi riscalda come hai fatto e fai ancora adesso Tu…
Di notte ogni amore brilla alla luce delle stelle,
come una lucciola mostra il suo splendore… per poi spegnersi all’alba…
La notte è fatta perché io mi perda nelle sensazioni, che solo la Tua voce e il suono delle Tue parole, possono darmi…
La notte è fatta per volare, e raggiungerti in un sogno… dove solo
Tu…. il Sole…le Stelle…la Luna avete dimora.
CETTY G.R.
Autore:aquiladellovest 30 giugno 2004.
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Alla fine della strada, mi inoltrai nel sentiero del Bosco.
luce oscurata da ombre ,lieve raggi di sole tra folti rami di alberi,
odo cinguettii di uccelli che non si vedono, fruscii tra cespugli,
mi sentivo osservato, lo sguardo intravede con fantasia,
piccoli folletti e fatine del Bosco che si tengono distanti nascondendosi.
Con passi lenti giunsi lì, nel meraviglioso materasso naturale di foglie cadute e piccoli steli d’erba, lasciando liberamente il mio corpo andar giù disteso, nell’ascoltar cinguettii e fruscii nel mio rilassare.
Esitai un istante con la mente, ma subito ripresi il cammino della fantasia.
Il mio sguardo intravedeva un piccolo scoiattolo, ondeggiando con il suo esile corpicino sul ramo, improvvisamente svanisce, poi il suo ritorno timoroso guarda,
con esile zampette prende una ghianda la porge alla sua piccola bocca,
incominciando il suo piccolo pasto.
Un lieve alito di vento raccoglie l’emanazione del mio odore umano,
far si sentire una presenza estranea del Bosco.
Per cui la premura far nascondere le vere vite esistenti nel luogo.
Perplesso mi incamminai per il ritorno, lasciando lo sguardo e un
meritato saluto a tutti loro, animali, vegetazione, ombre, colori,
ma la mia fantasia non abbandona un saluto alle mie immaginazioni,
di cari amici folletti e fatine del Bosco lanciando con voce un semplice:
“ Ciao amici del Bosco.”
Autore: Andrea Setti “ Pesa “ 02/09/2009
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