Alba, si scorge i primi raggi di luce in attesa dello spuntar del sole.
I nitriti dei miei fedeli amici cavalli inviano un saluto,
apro la porta del box un mio saluto rivolgo chiamandoli:
“ Ciao Michel, ciao Rosetta.”
Essi scuotano la testa e le chiome delle criniere mi sfiorano la mano
Per ricevere una mia carezza, le folte chiome rimangono bloccate tra le mie dita.
Aprendo la porta essi scalpitano via nel morbido prato del recinto,
io fermo ancor osservando il loro sgranchire del riposo notturno.
In lontananza udivo lo scalpitare degli zoccoli di altri cavalli giungere verso la nostra direzione, gli amici stanno arrivando per la nostra quotidiana passeggiata campestre a cavallo. Michel uno dei miei cavalli già sul recinto vedendomi avvicinarmi, correva incontro sapendo già le mie intenzioni. Con la cavezza tra la mia mano ci avviammo
Per la dovuta stigliata, togliendo le polveri e crini superflui.
Prima della sellatura, mentre tutto ciò, Luna la mia dolce femmina pastore Belga, con delicatezza avvicinando il suo lungo musetto, annusandosi si strofinavano il loro volto a vicenda, come se telepaticamente si comunicassero già la strada da percorrere.
Trascorsi i minuti tutto fatto e va là in sella, luna da mascotte in prima fila per farsi la nostra guida, io in sella a Michel con mano destra alzata rivolta hai miei amici a cavallo, indicando il segnale dell’avvio.
Incamminandosi nella strada del bosco verso la meta la montagna.
Così con gioia e allegria la compagnia si avvia nelle meraviglie vedute,
immersi nel sapore e fresca natura.
Grazie hai nostri fedeli cavalli che ci accompagnano all’ esplorazioni naturali,
con parole tra noi uomini rimembriamo già ricordi vissuti lontani.
Cosa dire in questo momento mi sento come un cavallo in corsa cercando la libertà,
sentire il soffio del vento che accarezza il volto, percorrendo immense praterie
dove il contatto della natura ti accoglie,
osservare quello che ci circonda per ricordarsi questi momento di tranquillità,
gettare lo sguardo dove può raggiungere la meta, lì fermare la mente.
E poi via di nuovo,in cerca del proprio destino, quello che non sappiamo mai cosa ci prospetta.
Felice ugualmente del nostro percorso
” il percorso della vita “
I miei occhi sono come quelli di un cavallo che ha
attraversato per monti e praterie impetuose,
ma ho visto tutto ciò per cambiare.
Autore:Andrea Setti** PeSA** 30/08/2009 ©
Contributo di
, 31 agosto 2009 16:29.