Oh pellegrino che cerchi il tempo perduto
Vaghi cammini con aria assente, assorta.
La solitudine ti avvolge,
ti credi felice, ti illudi ma… il ricordo ti tormenta.
Cammini per la strada ignaro dei passanti.
La pioggia scende e picchietta sulla tua veste
Ti bagni ma non te ne accorgi.
Non alzi lo sguardo e non vedi
Non vedi che quello che stai cercando è proprio lì
Lì di fronte a te.
Autore Maurizia
Contributo di
, 4 dicembre 2012 19:18.
Cos’è che cerca un pellegrino, e non vede? Cos’è che ha di fronte, e non lo riconosce? Forse la sua vita? Forse il suo futuro incerto? Forse i suoi sogni infranti? O forse….la Vecchia Signora che spaventa tutti e che neppure lui ha il coraggio di guardare in faccia.
forse…forse…forse, quel forse
O forse …ha paura di se stesso
( non ci sono streghe in questa poesia)
Maurizia, forse (…e qui devo ripeterlo..), non mi sono spiegata. Streghe…? Cosa intendi? Non capisco. Per “Vecchia Signora” intendevo, metaforicamente, chi ti accompagna oltre la soglia, al di là della vita. Ma credo tu l’avessi inteso. O anche il termine “pellegrino” che tu usi è una metafora? E costui è un pellegrino…..dell’anima? Scioglimi i dubbi, ti prego.
OK ,è COME DICI TU.CIAO FRANCI E GRAZIE
La prima frase apre la mente del lettore ad immaginare ilmistero della storia…una verita’, a volte nascosta persino all’autore, che ne e’ la sua latente proiezione…Questa poesia bella e delicata nasconde tutto e fa trasparire tutto, la ricerca del proprio io e la voce interiore che incita a guardare la realta’, la vita……brava Maurizia
Grazie luigi